Hard times – Le nuove guerre e la difesa europea

 

Con il 1989, la fine del «secolo breve» e il crollo del muro di Berlino sembravano portare la diffusione mondiale della democrazia, realizzata dalla globalizzazione del sistema capitalistico. Ci si illuse che, insieme al nuovo millennio, potesse arrivare il tempo della pace e, con esso, la fine della storia com’era stata intesa fino a quel momento. Invece, proprio in quello snodo cruciale, si sono aperte nuove fratture che hanno prodotto nuovi conflitti, lungo linee di faglia emerse sui confini delle antiche civiltà dal passato imperiale. La speranza che fosse finito il tempo delle guerre si è infranta, mentre la possibilità di costruire la pace sembra allontanarsi.

Questo volume curato da Alberto Pagani, frutto delle ricerche del CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale), si concentra sulle nuove guerre sorte ai confini d’Europa, affrontando le questioni che esse pongono alla comunità internazionale: dal conflitto in Ucraina ai focolai nel Medio Oriente, il volume analizza i temi più scottanti della contemporaneità e indaga le nuove frontiere del conflitto.

Un capitolo denso, curato da Piero Fassino, approfondisce i progetti per la difesa europea, mentre l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone offre il suo sguardo esperto sul settore industriale e tecnologico. Si affrontano temi cruciali come il ritorno della paura atomica, l’ombra delle armi chimiche e batteriologiche, la crescente cyber-guerra e l’uso strumentale di big data, intelligenza artificiale, fake news, troll e bot per minare le fondamenta delle democrazie.

Le guerre ibride del nostro tempo seguono la trama di una nuova conflittualità globale tra l’Occidente democratico e l’alleanza delle grandi autocrazie autoritarie: la Cina, la Russia e l’Iran. L’evoluzione tecnologica ha prodotto nuovi armamenti, specializzato sistemi di comando e metodi operativi, prodotto piattaforme robotizzate per i combattimenti a controllo remoto. Al tempo stesso, la guerra asimmetrica non ha più limiti, non distingue tra obiettivi civili e militari, confonde il tempo di guerra con quello di pace.

 

Alberto Pagani
Alberto Pagani è advisor nel settore della sicurezza e docente a contratto dell’Uni­versità di Bologna, dove insegna Terrorismo internazionale in epoca contemporanea. È stato amministratore pubblico, dirigente politico e parlamentare nella xvii e xviii legislatura, in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni, in Commissione Difesa della Camera dei deputati e delegato nell’Assemblea parlamentare della NATO.

CeSPI
Il CeSPI è un think tank indipendente che svolge attività di ricerca, analisi geopolitica, formazione, consulenza e valutazione sui temi di politica internazionale. Opera in un’ampia rete di collaborazioni con centri di ricerca italiani ed esteri, università e fondazioni culturali, istituzioni governative e parlamentari italiane ed europee, imprese, ong e associazionismo. L’Istituto ha maturato una consolidata esperienza nel campo delle migrazioni e della cooperazione allo sviluppo, su cui conduce numerosi progetti di ricerca. Un sistema di «Osservatori» monitora e analizza le dinamiche che investono scacchieri continentali, dinamiche nazionali, aree di crisi e le principali issues globali, quali i diritti umani, la sicurezza, il climate change. In collaborazione con università italiane ed estere e di enti formativi, il CeSPI svolge anche un’attività di formazione. In collaborazione con la casa editrice Donzelli promuove iniziative editoriali, tra cui un «Annuario europeo», i «Quaderni» CeSPI, rapporti di ricerca e altre pubblicazioni.

 

Hard times – Le nuove guerre e la difesa europea

A cura di Alberto Pagani

Donzelli Editore

Collana: Saggi. Storia e scienze sociali
2024, pp. XXIV-280
ISBN: 9788855226110
€ 30,00 

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