I 50 anni di guerra del Chinook
Ha il nome di una antica tribù indiana ma ha combattuto in quasi tutte le guerre degli ultimi 50 anni. Il 30 agosto 1962 il primo elicottero pesante CH-47 Chinook veniva infatti consegnato da Boeing all’aviazione dell’esercito statunitense e da allora oltre 1.200 esemplari del più grande elicottero mai costruito in Occidente sono stati realizzati per le forze armate di 23 Paesi, 800 dei quali sono oggi in servizio. Progettato negli anni ’50 per consentire di trasportare un buon numero di soldati e materiali a lunghe distanze sul campo di battaglia e dietro le linee nemiche, il birotore CH-47 ha auto il battesimo del fuoco in Vietnam ma è stato protagonista dei conflitti del Golfo (1991), delle operazioni in Kosovo (1999) e dei conflitti più recenti in Iraq e Afghanistan dove ha operato anche con i colori di numerosi Paesi alleati dai britannici agli olandesi agli italiani. Il Chinook si è rivelato un velivolo robusto e affidabile in ogni condizione ambientale: dalle giungle vietnamite e della Sierra Leone (dove lo impiegarono le forze speciali britanniche nel 1999) al deserto iracheno, dagli altopiani afghani ed eritrei alle gelide temperature dell’inverno australe alle isole Falkland durante il conflitto anglo-argentino del 1982. Dopo mezzo secolo e una decina di versioni realizzate il Chinook è ancora l’elicottero più richiesto nelle operazioni belliche, specie in quelle anti-insurrezionali dove è prioritaria l’esigenza di rifornire o rinforzare in breve tempo avamposti e capisaldi isolati ed esposti alle offensive nemiche. Le sue prestazioni lo hanno reso indispensabile anche in missioni di soccorso, rifornimento di comunità isolate da neve o terremoti ed evacuazioni sanitarie grazie alla capacità di imbarcare fino a 33 barelle. I militari giapponesi lo hanno impiegato per il soccorso alle popolazioni indonesiane colpite dallo tsunami nel dicembre 2004. I Chinook della RAF britannica si distinsero nell’estate 2006 rifornendo di viveri, acqua e munizioni gli avamposti britannici assediati dai talebani in missioni ad alto rischio nelle quali i rifornimenti venivano scaricato sotto il fuoco nemico. Buon incassatore grazie alle protezioni balistiche applicate, il CH- è stato protagonista anche di abbattimenti memorabili come quello che l’estate scorsa provocò la morte di 30 militari delle forze speciali americane inclusi molti Navy Seal che avevano partecipato al raid di Abbottabad che portò alla morte di Osama bin Laden. L’elicottero della versione per le forze speciali MH-47 venne abbattuto da un razzo talebani mentre volava a quota molto bassa nella provincia di Maidan Wardak. Le versioni oggi in produzione sono la F da trasporto, acquisita anche dall’aviazione dell’esercito italiano (prodotto su licenza da Agusta Westland) e la variante HH-47 da soccorso e recupero dei piloti abbattuti (Combat SAR) impostasi sull’Agusta Westland EH-101 nel concorso CSAR-X Boeing sta per investire 30 milioni di dollari nel rinnovo della sua linea di produzione vicino Philadelphia allo scopo di soddisfare gli ordini dei nuovi velivoli. Armato di mitragliatrici per l’autodifesa, l’elicottero può trasportare al suo interno fino a 55 persone anche se i piloti italiani nella primavera del 1991 ne caricarono ben di più durante le operazioni di soccorso ai curdi nel nord dell’Iraq. Utilizzando anche il gancio baricentrico esterno può trasportare fino a 12 tonnellate di carico con le quali raggiunge un peso complessivo di circa 23 tonnellate, vola a oltre 300 chilometri orari e può essere rifornito in volo da aerei tanker per aumentarne il raggio d’azione. “L’ultimo modello F ha inaugurato una nuova era nel trasporto pesante e con l’introduzione di continue modifiche tecnologiche prevedo che tra altri 50 anni celebreremo il centenario di servizio degli elicotteri Chinook” ha dichiarato il colonnello Bob Marion, program manager della U.S. Army Cargo Helicopter. “Il Chinook è il più longevo e continuativo programma di produzione di Boeing e la sua domanda non è mai stata così alta come oggi” sostiene Leanne Caret, vice presidente dei programmi Vertical Lift e H-47. Boeing, che produce anche il birotore più piccolo CH-46 Sea Knight utilizzato dai marine sulle portaelicotteri, prevede di consegnare quest’anno circa 60 Chinook e ha sottoscritto un accordo pluriennale a prezzo fisso con il Pentagono per la fornitura di 155 CH-47F all’Us Army con consegne a partire dal 2015. Anche l’Italia ha impiegato intensamente una quarantina di Chinook in tutte le operazioni militari degli ultimi 20 anni (inclusa la Somalia dove a fine missione i CH-47 atterrarono sulla piccola portaerei Garibaldi per tornare in patria) e nelle missioni anti incendio. I velivoli prodotti in Italia sono stati poi forniti anche a clienti stranieri quali la Libia (20 elicotteri) e l’Iran (68) che lo impiegò negli anni ’80 nel conflitto contro l’Iraq.
www.ilsole24ore.com
Vignetta Alberto Scafella
Link
http://www.boeing.com/rotorcraft/military/ch47d/index.htm
http://www.youtube.com/watch?v=7yiUdYsWkiI)
http://www.boeing.com/rotorcraft/military/mh47e/index.htm
http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/hh-47.htm
Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.