L’iraq compra armi pesanti in Russia
Il premier iracheno Nuri al-Maliki, in Russia per la sua prima visita da quasi quattro anni, ha firmato un mega-contratto da 4,3 miliari di dollari per la fornitura di armi che porta Mosca al secondo posto dopo gli Usa per commesse di armamenti e tecnologia militare all’Iraq. Un ruolo di promompiamp0 dopo che per decenni i russi erano stati i maggiori fornitori delle forze armate di Saddam Hussein. Nei colloqui moscoviti con il premier Dmitri Medvedev e il presidente Vladimir Putin – si è parlato di Siria, dossier che vede il capo dell’esecutivo iracheno in sintonia con l’opposizione russa a qualsiasi intervento internazionale. “Non sosteniamo né l’opposizione siriana né il governo di Damasco”, ha dichiarato Maliki durante un discorso presso il ministero degli Esteri, tenuto al suo arrivo. Per il Cremlino il premier iracheno è ospite prezioso per le prospettive di commercio di armamenti e per le prospettive di stipulare contratti anche nel settore energetico, ma anche, più generalmente, come interlocutore per un’area che dalla caduta di Saddam è zona di influenza statunitense. Maliki ha lasciato intendere che non gli spiace l’idea di diminuire la dipendenza dagli Usa in termini di forniture militari. “Per quanto riguarda le gli acquisti di armi – ha detto – noi non chiediamo consigli preventivi a nessuno. Non intendiamo giocare il ruolo dei monopolizzati dagli interessi di qualcuno”. Secondo il quotidiano russo Vedomosti, l’accordo per il contratto da 4,3 miliardi riguarda ben 30 elicotteri Mi-28 e 42 batterie missilistiche terra-aria Pantsir-S1 (nella foto). Del resto lo spazio aereo iracheno è attualmente del tutto indifeso mancando i sistemi missilistici di difesa aerea e in assenza di jet da combattimento almeno fimchè non entreranno in servizio gli F-16 ordinati a Washington. Non a caso le trattative tra Baghdad e Mosca riguarderebbero anche una grossa fornitura di caccia MiG-29 e mezzi blindati.
(Fonte TM News)
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.