Salta il progetto di fusione tra EADS e BAE
ANSA – Salta la fusione tra Eads e Bae Systems. Le due società hanno infatti annunciato il fallimento del negoziato che avrebbe dato vita al primo gruppo mondiale dell’aeronautica e difesa davanti alla statunitense Boeing. La decisione ha scatenato una schermaglia diplomatica tra Parigi e Berlino, con i francesi che accusano la Germania di aver fatto saltare la fusione. I tedeschi rispediscono però al mittente e guardano avanti, sottolineando che ormai l’importante è puntare sullo sviluppo futuro di Eads. Il possibile fallimento della trattativa era trapelato già ieri da indiscrezioni di stampa. Oggi era il termine per comunicare la decisione alle autorità britanniche o chiedere una proroga della scadenza. L’annuncio ufficiale è arrivato con una nota congiunta delle due società, che hanno confermato il fallimento del negoziato perché – hanno spiegato – gli interessi delle parti in causa non possono trovare un punto di incontro. Il gruppo aeronautico e della difesa europeo, cui fa capo Airbus, e la britannica Bae hanno spiegato che nel corso delle trattative tra gli esecutivi francese, britannico e tedesco ”è divenuto chiaro che gli interessi degli azionisti governativi non potessero essere riconciliati adeguatamente tra loro o con gli obiettivi che Bae Systems e Eads avevano stabilito per la fusione”. Il progetto di fusione da 35 miliardi di euro (capitalizzazione di Borsa), reso noto il 12 settembre scorso, avrebbe dato vita ad un colosso con un giro d’affari di 70 miliardi di euro e 220 mila dipendenti. ”Siamo ovviamente delusi”, ha commentato il capo di Bae, Ian King, ”ma la nostra azienda rimane forte e finanziariamente robusta”. ”E’ un peccato – ha aggiunto l’AD di Eads Tom Enders – ma sono contento che ci abbiamo provato”. Il ministro della difesa britannico Philip Hammond ha spiegato che è ”troppo difficile” risolvere i problemi, specie dal punto di vista politico: per avere successo commerciale la futura compagnia avrebbe dovuto essere libera dal controllo di ogni governo”. A far fallire la trattativa sarebbe stata la Germania. A dirlo è un portavoce di Eads: e’ stato ”il governo tedesco a non sostenere il progetto di fusione”, a differenza di quello francese e britannico. Anche diverse fonti francesi puntano il dito contro la Germania, spiegando che i dirigenti delle due società ”sono giunti alla conclusione che la Germania non avrebbe mai detto si e che nessuno sarebbe riuscito a farla piegare”. Berlino però non ci sta e assicura di non essere responsabile: ”Ho preso atto di questa opinione. Non la condivido”, ha replicato il ministro della Difesa Thomas De Maiziere, spiegando che si è trattato di una decisione delle aziende. I tedeschi, da parte loro, si dicono convinti che Eads possa ”far valere al meglio da sola i propri punti di forza”, e indicano ora come prioritario il futuro del costruttore franco-tedesco: ”Per il governo tedesco – ha detto il portavoce del governo Steffen Seibert – è fondamentale innanzitutto che d’ora in poi Eads possa svilupparsi ancora positivamente in tutti i suoi affari commerciali”. Per il numero uno di Eads, Enders, ora bisognerà rivedere la strategia del gruppo e in particolare riflettere sulle attività di difesa
Foto: www.ilsole24ore.com
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