News da Mosca
NUOVI IL-476 PER LE FORZE ARMATE RUSSE
Dal 2014 le forze armate russe inizieranno a ricevere nuovi aerei da trasporto strategico Ilyushin Il-476, versione radicalmente modernizzata dell’Il-76 (“Candid” per la NATO). L’Il-476 (nella foto RIA Novosti) è un aereo da trasporto dotato di un sistema digitale dei controlli di volo, glass cockpit, nuova avionica e motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti. La firma del contratto tra il Ministero della Difesa e la UAC (United Aircraft Corporation) avvenuta agli inizi dello scorso mese prevede l’acquisto di 39 aerei da consegnarsi entro il 2020 per un valore complessivo di 4 miliardi di dollari. Un primo prototipo dell’Il-476 (che sarà costruito in serie presso lo stabilimento Aviastar SP sito sugli Urali) ha già effettuato i primi voli nel mese di settembre e sarà oggetto di una serie completa di prove per il successivo anno. Tale acquisto è considerato estremamente prioritario in quanto le forze aeree russe non ricevono nuovi aerei da trasporto da circa vent’anni; attualmente infatti, secondo varie fonti di analisi militare, sono in servizio ben 300 velivoli tra An-12, An-22 e An-72 risalenti agli anni sessanta e settanta e pertanto tali esemplari sono considerati obsoleti, poco sicuri e di notevole impatto ambientale.
CONSEGNATI SEI YAK-130 ALLA VVS
Secondo quanto affermato dal portavoce per il distretto militare occidentale, Colonnello Andrei Bobrun, il 4 ottobre la russa JSC Irkut Co. ha ufficialmente consegnato il primo lotto di sei velivoli addestratori Yakovlev Yak-130 (“Mitten” per la NATO) presso la base aerea di Borisoglebsk (sita nella regione di Voronez). Ricordiamo che tale consegna è avvenuta a seguito del contratto firmato tra la Irkut Co. e il Ministero della Difesa russo il 7 dicembre 2011 per la fornitura di 55 Yak-130 entro il 2015 (vedasi articolo “Yak-130 per tutti” Analisi Difesa 13 numero 125). Addestratore avanzato, lo Yak-130 è un aereo molto maneggevole idoneo alla formazione dei piloti militari (o alla loro riqualificazione) per volare su aerei da combattimento di generazione “4+” e “5” russi o occidentali; ha un raggio di azione di 1300 Km, un’autonomia di 2500 Km e può trasportare un carico operativo fino a 3000 kg, tra cui una vasta panoplia di armi aria-aria e aria-terra ed è pertanto idoneo alle missioni ricognitive e di attacco leggero.
ALTRI SU-30MK2 PER L’UGANDA E MI-17 PER IL GHANA
Secondo quanto comunicato dal vice direttore di Rosoboronexport Alexander Mikheyev in occasione del salone internazionale della difesa “Africa Aerospace e Defence 2012” tenutosi in Sud Africa, l’Uganda starebbe trattando per una seconda ulteriore fornitura di sei caccia Sukhoi Su-30MK2 in base ad un opzione presente sul precedente contratto d’acquisto stipulato dallo stato africano nel maggio dello scorso anno per un valore di 740 milioni di dollari e relativo a sei caccia Su-30MK2; il primo lotto della suddetta trattativa è stato consegnato già due mesi dopo la firma del contratto, il secondo nel mese di ottobre del 2011 e l’ultimo nel maggio del corrente anno.
Si tratta del secondo utilizzatore nel continente africano del Flanker nella versione specifica Su-30MK (insieme all’Algeria che possiede la versione MKA), e quinto utilizzatore in generale del Flanker se consideriamo anche Angola, Eritrea ed Etiopia (che possiedono le versioni S, SK e UB). A proposito di vendite in Africa, sempre secondo le dichiarazioni fornite da Alexander Mikheyev c’è da segnalare la trattativa conclusa tra Rosoboronexport e le forze aeree del Ghana per la vendita di sei elicotteri multiruolo da trasporto Mil Mi-17; (entro la fine dell’anno verranno consegnati i primi due velivoli); mentre scriviamo sono ancora in corso delle trattative per l’apertura di un centro di manutenzione di elicotteri nella regione essendo il continente africano un grande utilizzatore di elicotteri Mil: attualmente infatti sono circa venticinque le nazioni africane che annoverano nelle proprie forze armate elicotteri russi Mil da trasporto o attacco.
40 SU-30MKI PER L’INDIA
Secondo quanto riportato da Defense World le forze aeree indiane acquisteranno entro l’anno in corso ben 40 caccia russi Sukhoi Su-30MKI nella versione rimodernata “Super Sukhoi”; tale contratto, del valore di circa 3,70 miliardi di dollari, potrebbe essere stipulato in occasione della prossima visita di Vladimir Putin in India a novembre; le consegne di 40 caccia Sukhoi potrebbero essere ultimate entro la fine del 2015. Attualmente l’India gestisce cinque squadroni (da venti caccia ciascuno) di Su-30 MKI impegnati principalmente nel compito di superiorità aerea con capacità di attacco al suolo; tenendo conto dei precedenti ordini il totale dei Flanker utilizzati dall’India raggiungerebbe la considerevole cifra di 270 velivoli. Le modifiche relative all’aggiornamento “Super Sukhoi” potranno chiaramente essere effettuate anche nei caccia già in servizio, tali migliorie comprendono un nuovo cockpit, un radar aggiornato del tipo phased array e una sensibile riduzione della traccia radar; ovviamente sarà compresa la possibilità di adottare l’uso del missile da crociera supersonico russo-indiano “BraMos”.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.