Carabinieri a Gibuti per addestrare 200 agenti somali
Istruttori dell’Arma dei Carabinieri saranno da domani a Gibuti per un corso di 12 settimane per formare 200 agenti della Polizia somala, tra cui numerose donne. L’iniziativa, attuata in stretto raccordo con l’Unione africana, si inserisce nel quadro dell’ampio sostegno che l’Italia, in collaborazione con gli organismi regionali, fornisce al governo somalo per il controllo del proprio territorio, la lotta al terrorismo e alla pirateria. I sottosegretari agli Esteri, Staffan de Mistura, e alla Difesa Filippo Milone, hanno incontrato alla Farnesina una rappresentanza del gruppo di istruttori che saranno guidati dal tenente colonnello Guido Ruggeri.Il progetto è stato realizzato su impulso del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che proprio lunedì scorso ha ricevuto alla Farnesina il vicepremier e ministro degli Esteri somalo, Fawzia Yusuf Haji Adan, la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia del Paese africano. De Mistura ha sottolineato il momento particolarmente favorevole per il Paese africano in cui si inserisce la missione. “Ci sono molte speranze per un’effettiva ripresa e sviluppo del Paese, e l’Italia è in prima linea per far si che ciò avvenga”, ha aggiunto il sottosegretario agli Esteri, ricordando quanto efficaci siano stati i Carabinieri e le altre forze armate italiane in vari teatri operativi. L’impegno dell’Arma nella formazione dei nuovi corpi di polizia è particolarmente evidente in Afghanistan ma è stata di ampio rilievo anche in Iraq fino al 2011 quando terminò la presenza internazionalke e la missione della Nato Training Mission. I carabinieri addestrarono un enmbrione di forze di polizia somale già nel 1993/94 durante la fallita missione delle Nazioni Unite.
Con fonte AGI
Foto: Carabinieri addestrano agenti afghani a Herat (G. Gaiani)
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