Italia e Vietnam firmano l’accordo di cooperazione militare

Come aveva anticipato Analisi Difesa, l’Italia e il Vietnam hanno firmato il 21 gennaio un Memorandum of Understanding con l’Italia che fatto seguito ai colloqui tenutisi ad Hanoi il 22 novembre scorso tra il vice ministro della difesa vietnamita, generale Nguyen Chi Vinh, e il contrammiraglio Giorgio Lazio, capo dell’ufficio Politica Militare del ministero della Difesa. Il 10 gennaio si era recato ad Hanoi il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola e infine l’accordo è stato firmato a Roma durante la visita del Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito comunista del Vietnam, Nguyen Phu Trong. In quest’ambito il Sottosegretario Filippo Milone e il Vice Ministro, Gen. Nguyen Ghi Vinh hanno firmato l’intesa circa la quale non sono stati rivelati dettagli. Secondo quanto riferito dal britannico Jane’s Defence Weekly l’accordo include l’apertura delle scuole militari italiane agli ufficiali vietnamiti, la messa a punto di programmi industriali, la vendita al Paese asiatico di armi e mezzi italiani e l’ammodernamento tecnologico dell’industria militare vietnamita che produce vecchi sistema d’arma di origine sovietica. Finora Hanoi si è rivolta alla Russia per alimentare le sue forze armate e l’ultimo contratto con Mosca riguarda l’acquisto di sei sottomarini tipo Kilo per 2 miliardi di dollari. In settembre la visita in Italia di una delegazione militare vietnamita guidata dal viceministro Vinh e dal vicedirettore generale del Dipartimento dell’Industria della Difesa, generale Khuat Viet Dung, ha permesso di evidenziare alcune delle tipologie di prodotti italiani di interesse per la Repubblica Socialista del Vietnam. La delegazione ha visitato gli stabilimenti torinesi di Caselle di Alenia Aermacchi, azienda produttrice di tre velivoli al centro di commesse o di interesse anche in Asia. Innanzitutto il cargo tattico C-27J (sul quale la delegazione vietnamita ha effettuato un volo dimostrativo) capace di atterrare su piste corte e in terra battuta, l’addestratore M-346 Master già acquistato da Israele e Singapore e il cacciabombardiere Typhoon prodotto nell’ambito del consorzio europeo Eurofighter. Quest’ultimo è disponibile anche come “usato garantito” in due dozzine di esemplari della prima serie in servizio con la nostra Aeronautica e che Roma sta proponendo a Bulgaria e Filippine dopo aver cercato di venderli alla Romania che ha preferito, per motivi di costo, 16 caccia portoghesi F-16 di seconda mano. La delegazione vietnamita si recò anche a La Spezia sul cacciatorpediniere lanciamissili “Caio Duilio”, nave forse troppo impegnativa per la marina asiatica ma che imbarca equipaggiamenti e armi che potrebbero consentire un radicale ammodernamento della flotta di Hanoi.

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