EADS AUMENTA IL FATTURATO E FRENA LE INGERENZE POLITICHE

di Chiara Rancati  (ANSA)  Berlino – Eads vuole diventare ”un’azienda normale”, riducendo le influenze politiche che la circondano per evitare nuove situazioni scomode come il flop della fusione con Bae Systems dello scorso anno. E’ il messaggio che torna a più riprese nelle parole dell’amministratore delegato Tom Enders (nella foto)  durante la presentazione dei risultati annuali, a meno di un mese dall’assemblea straordinaria degli azionisti che ratificherà il nuovo assetto azionario e il nuovo cda. Il gigante europeo della difesa ha chiuso il 2012 con risultati ”solidi”, aumentando sia il fatturato (+15% a 56,5 miliardi di euro) che l’utile netto (+19% a 1,2 miliardi) e proponendo ai sui azionisti una cedola di 15 centesimi superiore a quella dell’anno scorso, da 60 centesimi per azione. E questo nonostante un ”contesto macroeconomico difficile” e una riduzione di oltre il 20% in valore dei nuovi ordini, scesi di quasi 30 miliardi di euro rispetto alla cifra record dell’anno scorso, che beneficiò del successo superiore alle attese del nuovo velivolo A320 Neo con motori meno inquinanti. Il fallimento dell’operazione Bae, pero’, ha lasciato qualche cicatrice che fatica a rimarginarsi, a livello psicologico piu’ che finanziario, tanto da spingere l’allontanamento della politica dalle questioni gestionali in testa all’agenda dei vertici societari. ”C’‚ una lezione che abbiamo imparato, una lezione molto immediata: che ciò che serve alla nostra azienda non sono più influenze politiche ma meno”, ha dichiarato Enders, esprimendo anche il suo scetticismo sulle prospettive immediate dell”’Europa della difesa” alla luce di una vicenda in cui i governi hanno frenato sull’integrazione transnazionale di due aziende del settore, mandando tutto all’aria per ”complessità politiche, se vogliamo chiamarle così”. La nuova struttura azionaria, che riduce la presenza dei partner industriali privati e da’ allo Stato francese e a quello tedesco una presenza analoga (12%) lasciando un 4% alla Spagna, e la scelta di un presidente gradito all’azienda più che ai ministeri, l’ex patron di Thales Denis Ranque, puntano quindi a ”consentire al management di gestire questa azienda come se fosse un’azienda normale”. E di focalizzarsi sulle priorità piu’ immediate: ”servire al meglio i propri clienti” e ”aumentare l’attrattività per azionisti e investitori”. Interpellato poi sulla questione del contratto per l’acquisto di elicotteri AgustaWestland da parte del governo indiano, che potrebbe essere annullato per sospetti di corruzione, Enders si e’ mantenuto vago: ”Non ho piu’ informazioni di quelle che si possono leggere sui giornali”, ha detto, non senza aggiungere che se dovesse essere indetta una nuova gara d’appalto ”ovviamente” Eurocopter, filiale di Eads e grande sconfitta della competizione precedente, sarà tra i partecipanti.

Foto : Bloomberg

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