IN ARRIVO I TAGLI ALLO STRUMENTO MILITARE

da www.ilsole24ore.com

La riforma dello strumento militare italiano voluta dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, è stata approvata in dicembre dal Parlamento ma già dalla prossimi primavera prenderanno il via alcuni importanti tagli a enti, comandi e reparti in parte anticipati nel settembre scorso da Il Sole 24 Ore.  Un documento stilato in gennaio dal Reparto pianificazione generale e finanziaria dello Stato Maggiore dell’Esercito e reso noto dalle organizzazioni sindacali del personale civile della Difesa, illustra nei dettagli il “Piano per la revisione dello strumento militare terrestre”. Con una taglio degli organici prevista dagli attuali 107 mila effettivi a 90 mila entro il 2024, l’Esercito ha messo a punto riduzioni in tutte le aree. Già quest’anno chiuderanno tre centri di selezione dei volontari a Bologna, Bari e Cagliari. Cesserà di esistere il Primo comando forze di difesa di Vittorio Veneto, un quartier generale a livello corpo d’armata che gestisce le 4 brigate schierate nel centro nord che scenderanno a 3 dopo la chiusura della Pozzuolo del Friuli. La grande unità di cavalleria verrà infatti sciolta a fine anno dopo il ritorno dalla missione in Libano e i suoi reggimenti blindati verranno assegnati ad altre brigate oggi prive di reparti di questo genere. Le tre brigate Folgore, Friuli e Ariete passeranno sotto il comando della Divisione Mantova che verrà basato a Firenze dove oggi ha sede il comando territoriale Toscana destinato ad essere soppresso. Chiuderanno anche il Quarto reggimento carri, il Secondo reggimento artiglieria terrestre alpina di Trento, il 24° reggimento artiglieria di Messina, il 57° battaglione “Abruzzi” di Sulmona  e il 34° Gruppo squadroni Toro (elicotteri) di Venaria Reale (Torino) appartenente all’aviazione dell’esercito. Numerosi i trasferimenti e le riconfigurazioni di reparti come i reggimenti logistici trasporti che toneranno ad essere assegnati alle singole brigate. Le forze speciali e le brigate  paracadutisti e aeromobili Folgore e la Friuli usciranno decisamente potenziate dalla riorganizzazione dell’Esercito che ridurrà le brigate da 11 a 9 entro il 2018 (oltre alla Pozzuolo del Friuli verrà probabilmente sciolta la Granatieri di Sardegna)  risparmiando però la gran parte dei reggimenti operativi da distribuire alle brigate rimanenti per costituire unità più consistenti e complete. Nel settore delle scuole è stato istituito un unico comando per la formazione e la dottrina, nella sanità verranno chiusi i comandi Nord e Sud e sei dipartimenti militari di medicina legale mentre verrò ridimensionato l’ospedale di Milano. Nel campo logistico verranno soppressi i comandi di Padova e Napoli mentre la componente territoriale vedrà ridimensionati i comandi interregionali che accorperanno anche le competenze dell’Area infrastrutturale. Misure in gran parte adottate pure dalle altre forze armate. Anche la Marina ha messo a punto una direttiva che prevede accorpamenti e riconfigurazioni nei comandi e nei settori scuole, logistica, e dipartimenti marittimi in vista di una riduzione di 3.400 organici entro il 2016 (quando il personale in servizio dovrà risultare di 30.421 unità) e della radiazione di 18 navi nei prossimi quattro anni tra le quali fregate e pattugliatori.   L’Aeronautica, che deve ridurre i suoi effettivi da 42 mila a 34 mila entro il 2024,  ha pubblicato oggi sul suo sito internet il piano di revisione che tiene conto delle riduzioni attuate negli ultimi anni e di quelle in programma. Dal 1990 ad oggi gli aeroporti armati sono passati da oltre 40 agli attuali 19; gli Stormi da 23 a 18; i Gruppi di volo da 41 a 34, centri logistici sono stati tagliati di 40 unità, i Gruppi radar sono scesi da 14 a 3 che verranno ulteriormente ridotti a 2 nel 2014. Anche nel settore meteo le postazioni sono state ridotte da 65 a 45 ed è stata disposta la chiusura dei Centri meteorologi regionali di Brindisi e Pratica di Mare. I velivoli in servizio sono stati ridotti drasticamente: nella sola componente da combattimento erano 339 agli inizi degli anni novanta e saranno circa 150 nel 2024 quando saranno operativi 96 Typhoon (che potranno essere ridotti a 72)  e 75 F-35.

La lista completa dei tagli apportati da Esercito, Marina e Aeronautica
http://flpdifesa.org/?p=3252

 

 

 

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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