CON ”IL GIORNALE” UN LIBRO SUI MARO’

Testimonianze, foto e documenti inediti sull’odissea dei nostri fucilieri di Marina raccolti in un libro di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti. Con i retroscena dello scontro diplomatico tra l’Italia e l’India

Quasi 14 mesi di sofferenze. Tanto è passato da quando i due marò Salvatore Girone e Massimi­liano Latorre furono fermati dalle autorità indiane. Da subito la vicenda ha presentato zone oscure e aspetti controversi. Che un libro in edicola domani con il Giornale affronta e chiarisce.  «15 febbraio 2012- Marina Militare-Comunicato n. 04 «I fucilieri del Battaglione San Marco imbarcati come Nucleo di Protezione Militare sui mercantili italiani in zone sotto minaccia dei pirati, sono intervenuti, oggi, alle 12.30 italiane, sventando un ennesimo tentativo di abbordaggio. La presenza dei militari della Marina ha dissuaso cinque predoni del mare che, a bordo di un peschereccio, hanno tentato l’arrembaggio alla Enrica Lexie, a circa 30 miglia a Ovest dalla costa Meridionale indiana. I fucilieri, avvistati i pi­rati, sono intervenuti secondo le proce­dure previste, con warning shots, ossia esplodendo tre serie di colpi d’arma da fuoco a scopo dissuasivo. Dopo l’ulti­ma serie, l’imbarcazione dei pirati si è al­lontanata dalla nave italiana».

Tredici mesi fa nessuno poteva immaginare che questo comunicato avrebbe segnato lo scoppio di una crisi diplomatica senza precedenti fra l’Italia e l’India. Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, due sottufficiali del San Marco, sparano per difendere la nave convinti di dover fronteggiare la minaccia di pira­ti. Due pescatori indiani muoiono. Se i marò violano regole o norme devono es­sere giudicati in Italia perché, indipen­dentemente dall’incidente, partecipa­no a una missione internazionale e il fatto non avviene in acque territoriali indiane. Come sappiamo, l’India non ne tiene minimamente conto e, in spregio al diritto internazionale, addirittura impri­giona i nostri militari. La farsa dei processi senza fine sulla morte dei due pescatori caratterizza il soggiorno obbliga­to in India dei fucilieri del San Marco. Il governo italiano tiene sempre un basso profilo, scegliendo la via dei cavilli giudiziari, ma dalla giustizia indiana ci arrivano solo schiaffi. L’ultimo episodio, con la figuraccia del governo italiano che prima decide di non rimandare in India i nostri fucilieri ( rimpatriati grazie a un permesso per votare) e poi fa un’umiliante retromarcia, mette ancor più a repentaglio la situazione dei due militari. Una vicenda incredibile, ma anche una storia di orgoglio nazionale. Per questo motivo i nostri giornalisti Fausto-Biloslavo e Riccardo Pelliccetti hanno realizzato il libro I nostri marò, disponibile da domani in tutte le edicole allegato al Giornale L’instant book ripercorre tutta l’odissea di Latorre e Girone attraverso interviste, foto, testimonianze e documenti esclusivi. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbi­trarie del diritto e umiliazioni, ma anche di speranze e grandi mobilitazioni affinché i marò non siano dimenticati.

Fonte: Il Giornale

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