Il Pentagono per l’anno fiscale 2014, che inizierà il prossimo primo ottobre, avrà a disposizione 526,6 miliardi di dollari con spese invariate per il 2013. E’ quanto propone il piano di budget presentato oggi alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il programma prevede diversi tagli tra i quali la chiusura di alcune basi, la cancellazione di alcuni programmi e anche aumenti salariali molto più contenuti. I fondi a disposizione del dipartimento della Difesa così come previsti dall’amministrazione Obama sono superiori di circa 51 miliardi di dollari rispetto ai limiti di spesa imposti da una legge sul controllo del budget del 2011. Se non ci sarà un accordo tra Repubblicani e Democratici al Congresso in tema di spese e entrate fiscali, il Pentagono rischia di trovarsi a disposizione un budget inferiore, da 475 miliardi di dollari. Il dipartimento di Stato si prepara così a un altro anno di incertezza finanziaria e gli investimenti previsti in nuovi aerei, navi e armamenti potrebbero rimanere soltanto una lista dei desideri. In più il budget non contempla i costi della guerra in Afghanistan, che in questo anno fiscale sono arrivati a quota 80 miliardi. I comandanti delle forze militari americane hanno avvertito che le indecisioni del Congresso e i tagli alla spesa militare potrebbero influire negativamente sulle capacità delle forze armate.  Il Dipartimento della Difesa sta considerando di ridurre fino a 50 mila unità nei prossimi cinque anni il numero dei suoi dipendenti civili. Presentando il budget da 526 miliardi di dollari a disposizione del Pentagono per l’anno fiscale 2014, il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha affermato che verranno ridotti i civili impiegati dal Dipartimento, che attualmente sono circa 800 mila. Il sottosegretario alla Difesa Robert Hale ha affermato che la riduzione potrebbe avvenire con il blocco del turn-over.
Con fonti TMNEws e ANSA