Iran: nuove offerte da Mosca per gli S-300
Nuovo tentativo russo per fornire all’Iran 4 miliardi di dollari di armi in sostituzione dei cinque sistemi missilistici S-300 mai consegnati; a dirlo è il quotidiano Kommersant che citando fonti anonime parla di un’offerta che comprende gli Antei-2500, alias S-300VM, sistemi missilistici terra-aria progettati per intercettare e distruggere vettori balistici a corto e medio raggio, missili guidati, aeromobili ad ala fissa, sistemi utilizzati per le contromisure elettroniche e bombe di precisione guidate. Con un raggio d’azione di 200 km l’Antei-2500, codice NATO SA-23 Gladiator, è capace di acquisire ed abbattere fino a 24 obbiettivi contemporaneamente o 16 missili balistici. Per gli S-300 mai ricevuti il governo iraniano ha già intentato presso la Corte di arbitrato internazionale di Ginevra una per 4 miliardi di dollari; nel 2007 Teheran aveva firmato con Mosca un accordo da 800 milioni di dollari, ma a causa delle sanzioni votate all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel 2010 l’allora presidente Dmitry Medvedev aveva deciso di rescindere il contratto offrendo in sostituzione i sistemi antiaerei TOR. Se la nuova proposta dovesse essere accettata l’accordo sugli Antei-2500 potrebbe essere formalizzato il 1° luglio a Mosca in occasione della visita del presidente iraniano dimissionario, Mahmoud Ahmadinejad. Mentre l’S-300 è un sistema di difesa anti missile, l’Antei-2500 sarebbe stato studiato per esigenze più prossime alla copertura delle truppe terrestri e questo permetterebbe di eludere formalmente le sanzioni sugli armamenti imposti dall’Onu all’Iran. Nel 2013 il Venezuela ha acquistato dalla Russia due batterie Antei-2500; nei prossimi mesi anche Turchia e India potrebbero acquisire questo sistema d’arma.
Fonte: ITlog Defence
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