Israele: servizio militare anche per gli ultraortodossi
ANSA – Il governo israeliano, nell’ultima consueta riunione domenicale, ha approvato il progetto di riforma della leva militare con l’inclusione nel servizio (eventualmente civile) degli ebrei ultra-ortodossi. La riforma (14 i voti favorevoli e 4 gli astenuti) e’ stata uno dei punti salienti sia della ultima campagna elettorale sia del programma di governo della maggioranza che sostiene l’esecutivo del primo ministro Benyamin Netanyahu. Ma anche la più contestata dai partiti religiosi (ora fuori dal governo) e dagli stessi ebrei ultraortodossi. A preparare il progetto è stato un comitato guidato dal ministro della scienza Yaacov Peri. Il premier ha rivendicato il fatto che ”oggi dopo 65 anni” questa bozza di riforma – che riversa su tutti il peso del servizio militare – sia stata approvata dal governo. Netanyahu ha assicurato pero’ che il cambio avverra’ ”in maniera graduale” in modo da tener conto ”dei bisogni speciali della popolazione ultraortodossa”. Gli obiettivi della riforma sottolineati dal premier sono due: ”l’integrazione dei giovani ultraortodossi nelle forze armate e, non meno importante, nella forza lavoro”. Il ministro delle finanze Yair Lapid – uno dei piu’ accesi sostenitori del cambio – ha definito l’approvazione di oggi ”un fatto storico”. La riforma (ora dovrà passare al vaglio del parlamento) prevede che nei prossimi 4 anni gli ebrei ultraortodossi (circa 50mila) saranno chiamati alle armi a 21 anni (per gli altri la leva scatta invece a 18 anni), tranne che per 1.800 di loro ritenuti studiosi ”eccellenti” della Torah.
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