Lo STRIX-C dei Fucilieri veglia su Camp Arena
di tenente Antonio D’Oria Regional Command West – Herat (Afghanistan)
22/07/2013 – I 2.500 uomini e donne del contingente multinazionale del Regional Command West di stanza a ‘Camp Arena’ possono dormire da oggi sonni più tranquilli. Per la protezione della base di Herat, infatti, i ‘Fucilieri dell’Aria’ dell’Aeronautica Militare, a capo della Force Protection, dispongono ora di un nuovo assetto in grado di osservare efficacemente ogni movimento attorno alla base, anche e soprattutto durante le ore notturne. Lo STRIX-C è un piccolo velivolo a pilotaggio remoto (APR) di soli 8 kg di peso ed è completamente trasportabile. Largo meno di tre metri e propulso da un motore elettrico alimentato da due batterie, è in grado di volare a diverse centinaia di metri dal suolo fotografando, registrando e trasmettendo in ‘real time’ ciò che viene ripreso dalla sua potente unità ottica, capace di operare sia di giorno che di notte. Acquisito di recente dall’Aeronautica Militare italiana, lo STRIX-C, pilotato a distanza da due operatori tramite un’unità di controllo remoto FCS (Flight Control System), è stato valutato operativamente nel complesso teatro afghano dai ‘Fucilieri dell’Aria’ che, assieme ai colleghi Alpini e Bersaglieri dell’Esercito, garantiscono la difesa del perimetro della base aerea di Herat e la protezione delle forze presenti all’interno della base.
“Con il recentissimo raggiungimento della piena capacità operativa (FOC – Full Operational Capability), lo STRIX-C, silenzioso e difficilmente individuabile, ci ha permesso di incrementare la sicurezza di Camp Arena; i suoi sensori, infatti, ci consentono di perlustrare la zona circostante, rendendo al contempo più sicuro il percorso delle nostre pattuglie che operano giorno e notte all’esterno della base”, ha asserito il Capo di Stato Maggiore della Forward Support Base, Tenente Colonnello Alberto Surace – che ha ceduto l’incarico nei giorni scorsi al Tenente Colonnello Spigolon – nonché responsabile dell’implementazione del progetto ’STRIX’.
Il quotidiano lavoro dei militari del contingente multinazionale a guida Brigata Alpina ‘Julia’, e in particolare quello della FSB, si ripercuote direttamente anche sullo sviluppo del coubicato aeroporto civile di Herat che a sua volta, come evidente, gioca un ruolo determinante nella crescita industriale e commerciale di quella che già risulta essere la provincia più sviluppata dell’intero Afghanistan. A riprova di ciò, basti pensare che dal 2005 ad oggi, il volume di traffico aereo dell’aeroporto di Herat, del quale la componente civile è sempre più significativa, è quasi decuplicato.
L’esperienza in teatro operativo continua dunque a dimostrare l’altissima efficacia dei velivoli a pilotaggio remoto per l’effettuazione di attività di ricognizione e sorveglianza aerea. Soprattutto in aree come l’Afghanistan, infatti, in ragione delle particolari caratteristiche orografiche, delle difficoltà di comunicazione e delle condizioni climatiche avverse, poter fornire in tempo reale informazioni accurate sul territorio circostante risulta indispensabile per il contrasto della minaccia. Pertanto, se da un lato un nuovo assetto muove i suoi primi passi nella famiglia degli APR dell’Aeronautica Militare, dall’altro il ‘fratello maggiore’, l’ormai noto e affidabile ‘Predator’ – in forza al Task Group ‘Astore’ della Joint Air Task Force – continua quotidianamente a fornire il proprio indispensabile supporto al contingente, tanto da aver superato, proprio in questi giorni, le 11 mila ore di volo in Afghanistan per un totale di circa 1300 missioni a supporto delle operazioni del contingente, a protezione delle truppe al suolo e a favore della sicurezza della popolazione civile.
La Forward Support Base (FSB) di Herat, assimilabile ad uno stormo, è l’articolazione internazionale che gestisce il funzionamento dell’intera base aerea e garantisce il necessario supporto operativo alle operazioni aeree della componente ISAF nella Regione Ovest del paese. Al suo interno il personale ‘in azzurro’ ricopre quasi la metà delle posizioni. L’ Aeronautica Militare, in collaborazione con i colleghi dell’aeronautica spagnola, assicura la fornitura dei Servizi della navigazione aerea, il Servizio antincendio aeroportuale, il supporto logistico – inclusa la gestione dei sistemi di radio navigazione e telecomunicazioni – e disimpegna anche altre funzioni chiave quali la difesa delle installazioni – affidata al comando dei ‘Fucilieri dell’Aria’ del 16° Stormo di Martina Franca – la security, l’intelligence, il meteo e l’amministrazione. Degne di nota le attività di contrasto alla minaccia esplosivi attraverso unità cinofile e il servizio di air marshalling. La struttura dell’aeroporto viene gestita dal personale delle operazioni attraverso il Base Operation Center e l’Ufficio Current Ops (operazioni correnti).
Fonte Aeronautica Militare
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