La Cina vieta l’export del dual-use in Nordcorea

AGI – Il governo cinese vieta l’esportazione in Corea del Nord di merci e tecnologie che potrebbero servire alla realizzazione di missili e per lo sviluppo di armi nucleari. L’elenco delle sostanze vietate è contenuto in una lista di 236 pagine emessa dal Ministero del Commercio cinese in collaborazione con il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology e l’Authority per l’Energia Atomica. Nell’elenco sono compresi prodotti e tecnologie dual-use, che potrebbero essere utilizzati sia a scopo civile che militare. Tra le tecnologie vietate dalle 236 pagine della lista ci sono componenti per la detonazione nucleare, sistemi missilistici e di monitoraggio e controllo dei gas tossici. Il bando è entrato in vigore nel momento stesso dell’approvazione della lista, che è avvenuta il 23 settembre. “I prodotti e le tecnologie dual-use che sono vietate dall’essere esportate in Corea del Nord in base a questa lista potrebbero essere utilizzate per la creazione di armi di distruzione di massa” ha spiegato il Ministero del Commercio in una nota. Pechino e’ l’unico alleato della Corea del Nord e il più importante partner commerciale. Dopo il test missilistico di dicembre scorso e il terzo test nucleare compiuto dal regime di Pyongyang a febbraio, i rapporti tra i due Paesi si sono raffreddati. La Cina aveva condannato, assieme alla comunità internazionale entrambi i test e aveva appoggiato le sanzioni Onu all’isolato Paese asiatico, che di lì a poche settimane avrebbe minacciato gli Stati Uniti di attacco nucleare e fatto salire la tensione con il Sud ai livelli più alti dalla fine della Guerra di Corea, nel 1953. La minaccia nucleare nord-coreana è tornata a farsi sentire nei giorni scorsi: il 12 settembre erano emersi segnali di un possibile riavvio di uno dei reattori della centrale nucleare di Yongbyon. La centrale era stata chiusa nel 2007, dopo i colloqui a sei per il disarmo nucleare di Pyongyang, ed è tornata di nuovo al centro dell’apprensione internazionale nell’aprile scorso, quando il regime retto dal Kim Jong-un ne aveva deciso la riapertura nei giorni di massima tensione con Seul.

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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