Prove su portaerei per i Mig 29K indiani

Si sono concluse pochi giorni fa nel mare di Barents le prove di volo del caccia imbarcato Mig-29K sulla portaerei indiana INS Vikramaditya (ex Admiral Gorshkov) che, secondo quanto previsto, dovrebbe entrare in servizio il 15 novembre. Per l’ultima serie di voli di prova effettuati nel bimestre agosto – settembre sono stati utilizzati due velivoli: un MiG-29KUB biposto (matricola 204) e un MiG-29K monoposto (matricola 941). Le prove in questione, consistenti in una dozzina di decolli e atterraggi di giorno e di notte con il carico massimo previsto dal cliente indiano, sono il seguito delle 42 missioni richieste ed eseguite già nel trimestre giugno – agosto di quest’anno. Il direttore generale di RAC MiG Sergei Korotkov ha così commentato la fine dei lavori di collaudo: – “il completamento delle prove di volo dal ponte della portaerei rappresenta una pietra miliare nel ciclo del Progetto Nave 11430, così come del programma MiG-29K/29KUB. Il prossimo passo di RAC MiG – ha proseguito – sarà addestrare i piloti della marina indiana nelle tecniche di operazione di supporto navale.”

Il MiG-29K/KUB, nasce come caccia di generazione “4++” e oltre alle necessarie modifiche per operare dalle portaerei (semiali pieghevoli, carrello irrobustito, potenziamento dei motori, sonda per il rifornimento in volo retrattile, ipersostentatori a doppia fessura ingranditi e gancio d’arresto), il “Fulcrum” navalizzato utilizza il 15% di materiali compositi nell’intera struttura, ed è dotato inoltre di fly-by-wire digitale con sistema di controllo multiplo ridondante. L’armamento, infine, che spazia dai missili aria-aria (6 a medio raggio RVV-AE o 8 a corto raggio R-73E), ai missili guidati aria-superficie (4 Kh-31A o 4 Kh-35E, antinave o 4 Kh-31P antiradar), fino alle bombe guidate (4 Kab-500r) oltre al classico cannone da 30mm GSh-301, fa del MiG-29K un caccia di tutto rispetto idoneo per missioni operative ad ampio spettro.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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