Conclusa l’esercitazione NATO Brilliant Mariner
Si è conclusa ieri la “Brilliant Mariner – Mare Aperto 2013”, esercitazione Nato a guida italiana iniziata lo scorso 26 Settembre svolta al largo delle coste della Sardegna. “Una grande prova di capacità militari, una prova della quale l’Italia e non solo la Marina Militare può essere straordinariamente orgogliosa, una attestazione concreta del rango internazionale che merita il Paese ed una dimostrazione di un’Italia che funziona. Tuttavia si tratta di capacità che potrebbe rapidamente scomparire se non viene assicurato il necessario sostegno finanziario, considerato che all’importante esercitazione internazionale hanno partecipato molte navi che tra cinque anni non saranno più in grado di navigare e che non verranno sostituite” queste le parole dell’ammiraglio di divisione Paolo Treu, Comandante delle Forze d’Altura e Commander Italian Maritime Forces, nel commentare gli undici giorni di esercitazione durante i quali, sotto il suo comando, le navi, i sommergibili e gli aeromobili di ben 6 nazioni della NATO si sono cimentate in un realistico ed impegnativo scenario di crisi.
Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Turchia, hanno infatti inviato i propri uomini e mezzi allo scopo di partecipare a questa esercitazione volta al raggiungimento di un elevato livello di addestramento, coesione ed integrazione di parte delle forze che dal 1° gennaio 2014 faranno parte della Componente Marittima della NATO Response Force a guida italiana.
Così, mentre in alto mare la portaerei Cavour, flagship della forza navale, si addestrava con le unità maggiori, cacciatorpediniere, fregate, una rifornitrice di squadra e due sommergibili, in attività operative di controllo del traffico mercantile, tiro navale, difesa aerea, difesa antisommergibile, rifornimento in mare, gestione di situazione di crisi e ricerca e soccorso, sei cacciamine operavano nei pressi del porto di Cagliari esercitandosi in attività di ricerca mine, rinvenendo peraltro 15 mine della Seconda Guerra Mondiale.
Il tutto grazie alla complessa attività di gestione svolta da bordo di nave Cavour da parte di uno staff internazionale composto da 188 uomini e donne alle dipendenze dell’ammiraglio Treu. Considerevole il contributo dell’Italia, che ha partecipato con 3150 uomini e donne, tra cui il personale delle componenti specialistiche degli aeromobili e 380 fanti della Brigata Marina San Marco, la portaerei Cavour, i cacciatorpediniere Duilio e Mimbelli, la nave anfibia San Marco, le fregate Aliseo, Espero e Grecale, la rifornitrice Stromboli, la corvetta Fenice, i pattugliatori d’altura Foscari e Cigala Fulgosi, i cacciamine Crotone e Milazzo, il portacqua Levanzo ed il sommergibile Pelosi, nonché 8 elicotteri di cui 5 EH 101, 2 AB 212 e 1 SH90, oltre a 8 Harrier AV8B. Fanno, quindi, rientro in porto le navi, con i loro equipaggi, pronti ad affrontare le sfide della importante partecipazione alla Componente Marittima della NATO Responce Force 2014, ed essere impiegati in qualsiasi missione a sostegno della stabilità globale e della pace.
Il Comando delle Forze d’Altura (COMFORAL) , venne istituito il 22 ottobre 1999, riunendo sotto un unico Comando le forze che prima appartenevano a tre distinte Divisioni Navali, con sedi rispettivamente a La Spezia, Brindisi e Taranto e sarà appunto la “citta dei due mari” a divenirne sede con nave Garibaldi quale Unità di Bandiera. Posto alle dipendenze del comando in capo della squadra navale (CINCNAV), il Comandante delle Forze d’Altura si avvale di uno Stato Maggiore organico di circa 130 uomini e donne tramite i quali segue la preparazione, l’addestramento, la logistica, il mantenimento in efficienza e la prontezza operativa delle 23 navi – distribuite tra le sedi di Taranto, Brindisi e La Spezia – che rappresentano le “Unità di prima linea” della Marina Militare, sulle quali sono imbarcati circa 5500 uomini e donne, tra Ufficiali, Sottufficiali, graduati e personale di Truppa. In ambito NATO l’ammiraglio comandante del COMFORAL, ammiraglio Treu, nella sua veste di “Commander Italian Maritime Forces” (COMITMARFOR), svolge il ruolo di Comandante della componente navale NATO delle forze ad elevata prontezza operativa.
Il contributo dell’Aeronautica
L’Aeronautica Militare ha preso parte allo scenario dell’esercitazione NATO “Brilliant Mariner – Mare Aperto 2013”, svoltasi dal 26 settembre al 6 ottobre per l’addestramento e l’integrazione di quelle forze che a partire dal 1° gennaio 2014 faranno parte della Componente Marittima della NATO Response Force a guida italiana. Diversi assetti aerei che operano dalle proprie basi stanziali sono stati messi a disposizione: quattro caccia Eurofighter F-2000 Typhoon con compiti di sorveglianza e difesa dello spazio aereo, quattro caccia AMX per ricognizione e interdizione, un KC-130J e un KC-767 A con funzioni di rifornimento in volo ed un velivolo a pilotaggio remoto Predator con funzioni di Intelligence, Ricognizione e Sorveglianza. Nell’esercitazione che ha visto complessivamente impegnati oltre 5 mila uomini e donne, l’Aeronautica Militare ha assicurato il regolare svolgimento dell’attività di volo ed il controllo dello spazio aereo in operazioni ed esercitazioni aeree e ha partecipato inoltre con un team di personale specializzato nel settore del comando e controllo delle operazioni aeree, dislocato in parte presso il Comando Operativo di Poggio Renatico (Ferrara) e in parte imbarcato su Nave Cavour con funzioni di coordinamento e collegamento, oltre a esperti del settore intelligence, comunicazioni e meteorologia.
Fonte: Comunicati Marina Militare e Aeronautica Militare
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