Mosca offre armi all'Egitto

La Russia ha proposto all’Egitto la fornitura di equipaggiamenti militari, in particolare di elicotteri e sistemi di difesa anti-aerea. Lo ha dichiarato Mikhail Zavaili di Rosboboronexport, la società statale russa che si occupa dell’esportazione di armamenti. Secondo la stampa, si tratterebbe di un contratto da quasi due miliardi di dollari. “La parola passa ora al nostro rispettabile partner”, ha aggiunto Zavaili in un’intervista a Ria Novosti. Secondo il quotidiano Vedomosti, che cita la cifra di due miliardi di dollari, la proposta russa riguarda la vendita di caccia Mig-29M/M2, di sistemi di difesa anti-aerea Pantsir e di missili anti-carro Kornet. Fonti del settore riportate dall’autorevole testata sostengono che questi acquisti potrebbero essere finanziati dall’Arabia Saudita, malgrado con la Russia vi siano rapporti non sempre facili. Ieri al Cairo c’è stato un incontro tra i ministri degli Esteri e della Difesa russi ed egiziani, la prima riunione nel formato 2+2, riservata da Mosca ai partner strategici. I responsabili della Difesa hanno parlato di “cooperazione militare”, espressione che nel gergo diplomatico russo è sinonimo di vendita di armamenti. Prima della visita dei due ministri russi, il responsabile degli Esteri egiziano Nabil Fahmy (nella foto) aveva dichiarato di voler dare al suo Paese “nuove opzioni” dopo il parziale congelamento a ottobre degli aiuti statunitensi (1,3 miliardi di dollari l’anno) come risposta alla destituzione del presidente Mohamed Morsi da parte dell’esercito.

Sulla vicenda invece Mosca ha tenuto un basso profilo. E ieri Lavrov ha ribadito che “la Russia è contro qualsiasi ingerenza negli affari interni e rispetta la sovranità dell’Egitto e il diritto del popolo egiziano a decidere il suo futuro”. La stampa egiziana ha definito la visita della delegazione ministeriale russa un “incontro storico” sottolineato dalla visita di sei giorni al porto di Alessandria dell’incrociatore lanciamissili Varyag (guarda il video) , prima visita di una nave russa in un porto egiziano dal 1992 che potrebbe però preannunciare una presenza più stabile della flotta russa nei pressi del Canale di Suez. Il gruppo di lavoro che verrà istituito in base agli accordi di cooperazione blaterale si occuperà infatti di molti settori inclusa l’organizzazione di esercitazioni congiunte anti- terrorismo e anti- pirateria e la possibilità di portare una presenza stabile della Marina militare russa nel porto di Alessandria. La flotta di Mosca ha già una base nel Mediterraneo nel porto siriano di Tartus.

(con fonte TMNews)

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