Addestramento dei piloti: il simposio dell’Aeronautica

Si è svolto a Roma l’European Air Training Symposium 2013, un evento internazionale curato dall’Aeronautica Militare in collaborazione con Alenia Aermacchi e AgustaWestland. Il simposio aveva come obiettivo la condivisione di esperienze, analisi e prospettive di sviluppo nazionali in materia di addestramento dei piloti negli attuali scenari in costante evoluzione ma che devono essere inseriti nel quadro della difficile congiuntura economica; pertanto sono state oggetto di discussione le sfide che ogni paese deve affrontare per la famosa quadratura del cerchio e cioè ottenere e mantenere il massimo livello addestrativo con sempre meno risorse disponibili. Questa necessità ha imposto la ricerca delle necessarie sinergie tra le diverse realtà del mondo militare e industria aeronautica. Uno scenario che vede la nostra forza armata già presente con un sistema addestrativo che a partire dal prossimo gennaio 2014 la vedrà confermare il suo ruolo di eccellenza (vedi “Nuovo iter addestrativo per l’Aeronautica” di Analisi Difesa del 2 novembre 2013) nel panorama internazionale tanto che molti paesi hanno l’interesse di mandare i propri piloti ad addestrarsi da noi. Nello scenario di congiuntura economica che stiamo attraversando si impone che l’Aeronautica Militare, come tutte le altre istituzioni, si adatti al cambiamento in corso – elevata efficienza e costi compressi – per sviluppare economie di scala, un’esigenza comune a vari paesi. Occorre quindi trovare un nuovo paradigma per la formazione dei piloti militari destinati alle diverse linee di volo che porti alla condivisione di risorse di paesi europei e non. Nell’incontro con i giornalisti, il capo di stato maggiore dell’Aeronautica – generale di squadra aerea  Pasquale Preziosa – ha detto che “l’addestramento dovrà essere focalizzato sulla missione che il pilota dovrà svolgere in futuro, sviluppando due capacità complementari:  sapere utilizzare operativamente il mezzo che gli verrà affidato secondo le modalità individuate sulla base delle lezioni apprese nei teatri dove siamo impegnati e sapere volare nei nuovi scenari che si prefigurano per il futuro come il Cielo unico europeo (Single European Sky)”.

La fase congressuale dle simposio ha visto la presenza di rappresentanti di 13 paesi come Algeria, Austria, Brasile, Cile, Germania, Grecia, Kuwait, Olanda, Norvegia, Polonia, Singapore, Svezia e Tunisia. Il generale Preziosa ha poi sottolineato come ” l’esigenza di cooperazione internazionale che in campo militare si è già tradotta nel concetto di pooling e sharing – cioè messa in comune e condivisione di risorse nazionali – è particolarmente sentita nel settore della formazione e dell’addestramento che è il motore primario per il cambiamento in qualsiasi organizzazione.” Nella fase congressuale del simposio , l’ad di Alenia Aermacchi-Giuseppe Giordo- ha affermato che l’azienda è l’unica al mondo che può offrire sui mercati internazionali macchine e sistemi per un sillabo addestrativo completo, in grado di formare i piloti dalla fase di screening fino all’addestramento avanzato combat ready”.

Al simposio l’AgustaWestland ha posto l’accento, tra l’altro, a sistemi tecnologici allo stato dell’arte per aumentare la sicurezza e contenere i costi di esercizio con moderne piattaforme “dual use”come l’AW139 in servizio con l’Aeronautica Militare. La seconda parte del simposio si è svolta sull’aeroporto di Pratica di Mare dove era stata allestita una mostra statica di velivoli già impiegati nella forza armata o di futuro impiego e l’esibizione in volo di alcuni di essi. Interesse ha suscitato la presentazione dell’Alenia Aermacchi M-345 HET (High Efficiency Trainer) in una livrea accattivante della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, una macchina che va a coprire il segmento oggi occupato dall’MB339. E’ stata presentata come una macchina semplice da volare, economica da gestire  e che possa garantire l’addestramento nei prossimi 20-30-40 anni. Macchina non molto grande ad ala alta in cui sono state introdotte alcune capacità che sono già embedded nel 346 e cioè un’avionica digitale molto sofisticata, la simulazione in volo (concetto introdotto dall’Aermacchi per prima nel mondo) che consente di aggiungere al volo reale una simulazione di condizioni che si potrebbero avere solo con velivoli da caccia e con la presenza di altri velivoli. L’M345 è una macchina molto economica per costi di acquisizione sia per i costi di manutenzione; la cellula presente a Pratica di Mare aveva un muso modificato rispetto a quello presentato a giugno al Bourget, un muso allungato per ospitare una nuova avionica e l’OBOGS (On-Board Oxygen Generating System). Entro fine anno verrà congelata la configurazione definitiva; il velivolo necessita di circa 48 mesi per lo sviluppo (macchina che recepisce tutte le modifiche e diviene prototipo) e l’industrializzazione.

Federico CerrutiVedi tutti gli articoli

Nato a Roma, dove risiede e lavora, ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1965 con la rivista Oltre il Cielo occupandosi di spazio sia civile che militare e con la testata Ali Nuove. Nel 1971 ha iniziato a lavorare con Alata e dal 1979 con Difesa Oggi della quale divenne caporedattore lavorandovi fino al 1998. Ha collaborato con Rivista Aeronautica, il quotidiano Europa, il Centro Militare Studi Strategici (Cemiss) e svolto alcune attività con il SIOI. Dal 2001 è defence editor di Analisi Difesa.

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