Mosca studia un sistema anti-droni
La Russia sta progettando un sistema di difesa aerea a corto e medio raggio con capacità anti-drone che possa operare anche in condizioni climatiche estreme; la stazione di acquisizione e lancio verrà sviluppata aggiornando il sistema d’arma Pantsir-S1 (SA-22 Greyhound) realizzato dalla KBP Instrument Design Bureau, azienda produttrice di missili e cannoni di precisione con sede a Tula, 190 chilometri a sud di Mosca. La notizia, pubblicata dall’agenzia di stampa RIA Novosti, conferma l’intenzione russa di estendere il programma di modernizzazione delle Forze Armate: entro il 2015 le unità dovrebbero essere dotate di sistemi idonei ad operare nella regione artica e comunque capaci di intercettare anche le aeromobili a pilotaggio remoto più sofisticate. L’SA-22 è un sistema d’arma mobile istallato su un autocarro TLAR 8×8 Kamaz-6560; è composto da due gruppi di sei lanciatori per 12 missili 57E6/E a due stadi, due coppie di cannoni 2A38M da 30mm, un radar 1RS2-1/E e un sensore elettro-ottico ad onde lunghe per il controllo del fuoco. Il detection range del sistema radar è di 32-36 km, mentre il tracking dell’obbiettivo arriva a 26-28 chilometri di distanza. Attualmente assegnato in 50 esemplari alle Forze aeree, il Pantsir-S1 è in grado di acquisire due target contemporaneamente e di intercettare ed abbattere obbiettivi anche di piccole dimensioni che volano ad una velocità di 1000 metri al secondo ad una quota di 15.000 metri mentre il raggio d’azione effettivo dei missili è di 20 chilometri.
Fonte: ITlog Defence
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