Nuove rivelazioni sulle forniture di Su-35 alla Cina
Secondo l’agenzia Interfax in riferimento ad una fonte vicina al FSMTC (Servizio federale di cooperazione tecnico-militare), Russia e Cina potrebbero firmare il contratto per la fornitura di caccia avanzati Sukhoi Su-35 agli inizi del 2014. La consegna dei velivoli inizierebbe, sempre secondo la suddetta fonte, tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 e inoltre sarebbe confermato il numero di 24 caccia Su-35 come specificato nel preliminare di contratto (e come ampiamente descritto su AD nr. 138 aprile 2013 in “Ancora Su-35 per la Cina”).
Tuttavia, ad integrazione di quanto già scritto, pare che la parte cinese abbia avanzato alcune nuove richieste: si tratterebbe nel dettaglio di alcune modifiche in conformità con requisiti propri che la fonte in questione avrebbe però deciso di non svelare. Il Su-35 è un caccia di generazione “4++”, versione multiruolo del Su-27 dotato come tutta la famiglia dei Flanker, di capacità operative a lungo raggio. È spinto da due motori 117S con vettori di spinta TVC (thrust vector control) e combina un’elevata manovrabilità con la capacità d’impegnare in modo efficace diversi bersagli simultaneamente utilizzando, tramite i suoi 12 punti di aggancio esterni, un’ampia selezione di armi aria-aria e aria-terra. Ufficiali dell’Aeronautica dell’Esercito Popolare di Liberazione avrebbero mostrato interesse per la prima volta per questo caccia avanzato durante l’Airshow cinese del 2008; proprio in quell’occasione il Comandante capo delle forze aeree cinesi visitò lo stand dell’OKB Sukhoi e prese atto delle funzionalità avanzate del caccia multiruolo apprezzandone le sue prestazioni. La notizia circa l’intenzione della Cina di acquisire una serie di Su-35 è apparsa invece solo nel 2010.
Foto: Sukhoi
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.