Truppe italiane al posto dei francesi in Kosovo?
”L’Italia è disponibile a prendere in considerazione” un’eventuale richiesta della Nato di rafforzare la missione di sicurezza in Kosovo (Kfor) dopo il disimpegno francese. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Emma Bonino, al termine dei lavori della prima giornata della riunione dei ministri degli Esteri dei paesi Nato. Entro fine giugno del 2014 la Francia richiamerà i 319 soldati attualmente schierati in Kosovo, e il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha garantito che saranno rimpiazzati con uomini di altri paesi partner dell’Alleanza atlantica. ”Al momento a me non è arrivata alcuna richiesta di partecipazione, ma con più informazioni e più dettagli siamo disposti a prenderla in considerazione”. Per l’Italia si tratterebbe di aumentare il numero di soldati sul posto. Attualmente il nostro paese è il terzo paese della Nato per numero di soldati impiegati: su 4.882 militari complessivi l’Italia contribuisce con 585 contro i 50 mila dispiegati nel 2000.
Il comandante supremo delle truppe Nato in Europa, il generale americano Philp M. Breedlove, aveva confermato il 28 novembre la decisione della Francia di ritirare il proprio contingente dal Kosovo a causa di sopravvenuti impegni in Mali e altri paesi africani. Né Breedlove né il comandante della Kfor, il generale italiano Salvatore Farina, avevano precisato la data del ritiro francese e l’eventuale sostituzione di quel contingente ma il generale statunitense aveva negato vi fossero piani di riduzione delle truppe di Kfor.
Foto: un team d’osservazione della K-FOR (foto K-FOR)
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