Dopo il ritiro britannico Helmand tornerà talebana
Continuano a susseguirsi le valutazioni pessimistiche espresse da fonti autorevoli statunitensi e britanniche circa i possibili sviluppi militari in Afghanistan con la fine della missione dell’ISAF, il prossimo dicembre. Dopo la partenza delle truppe britanniche il sud dell’Afghanistan potrebbe ricadere nelle mani dei talebani a oltre 12 anni dall’invasione che rovesciò il loro governo. A sostenerlo é l’ex comandante dello Special air Service le forze speciali britanniche, Richard Williams, che in un’intervista al Times ha detto che sarebbe “molto sorpreso se il futuro governatore della provincia di Helmand non sarà qualcuno strettamente legato a coloro che chiamiamo talebani”. Con il ritiro previsto entro la fine di quest’anno, le truppe britanniche si ritroveranno “nella spiacevole posizione di chi dice: abbiamo perso quasi 450 ragazzi, quasi tutti nella zona di Helmand, e alla fine abbiamo riconsegnato la provincia nelle mani di un governo legato ai talebani”. A criticare il primo ministro David Cameron, che nei giorni commentando gli eventi della guerra in Afghanistan aveva parlato di “missione compiuta”, è stato anche David Richards, capo di stato maggiore della Difesa fino allo scorso anno, secondo il quale una volta completato il ritiro “cadranno rapidamente” le possibilità di negoziare con i ribelli, aprendo la strada al ritorno dei jihadisti. Gli ultimi 5.200 militari britannici lasceranno il Paese entro la fine dell’anno.
Foto: UK MoD
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.