Finmeccanica punta al mercato messicano

Adnkronos – Finmeccanica in Messico in occasione della visita ufficiale di tre giorni del premier, Enrico Letta. L’amministratore delegato del gruppo italiano, Alessandro Pansa (nella foto), punta, infatti, a rafforzare i rapporti con il Messico e a sviluppare ‘partenariati tecnologici’ nel Paese per consentire lo sviluppo dell’industria messicana nel settore della difesa. Le principali aree di possibile collaborazione nel Paese nel settore della Difesa e Sicurezza sono relative a controllo del territorio e delle frontiere; protezione delle infrastrutture critiche; contrasto al narcotraffico; trasporto aereo; addestramento al volo e simulazione; sistemi navali. I rapporti di Finmeccanica con il Messico sono già ampi. Nel 2011 la Forza aerea messicana ha firmato con AleniaAermacchi il contratto per l’acquisizione di 4 velivoli da trasporto tattico C-27J, già regolarmente consegnati. E’ stata presentata recentemente un’offerta per il supporto logistico quinquennale.

La Secretaria de la Defensa Nacional avrebbe, inoltre, manifestato l’interesse ad acquisire ulteriori velivoli per soddisfare i requisiti della Fuerza Aerea e delle Forze di Polizia locale. Ma non solo. La compagnia aerea messicana Interjet ha siglato nel 2011 con SuperJet International un contratto per l’acquisizione di 20 velivoli regionali SuperJet 100, più 10 opzioni, per un valore complessivo di circa 850 milioni di dollari. Attualmente sono stati consegnati al cliente messicano i primi 4 velivoli. Le consegne dovrebbero essere progressivamente completate entro la fine del 2015. Inoltre, per quanto riguarda AgustaWesltand, ci sono contatti intensi con Sedena (Secretaria de la Defensa Nacional), per la possibile fornitura di elicotteri AW a uso civile (trasporto cariche istituzionali). Il Messico ha avviato un ambizioso programma per il rinnovo dell’intera capacità navale, per il quale Selex Es sta proponendo sia i sistemi di bordo sia i sistemi per la gestione degli scenari operativi e di intelligence, basati su network di sensori e sale operative di controllo.

Le recentissime realizzazioni di sistemi per unità navali italiane simili a quelle previste dalla Marina Messicana, quali i pattugliatori Classe Fulgosi, le fregate Classe Orizzonte, la portaerei multiruolo Cavour, così come i sistemi a livello nazionale di controllo del traffico marittimo (il VTMS nazionale della Guardia Costiera) e di sorveglianza delle frontiere in mare (il Diism della Marina Militare), rappresentano lo stato dell’arte a livello mondiale per le soluzioni necessarie a contrastare i traffici illeciti in mare, l’immigrazione irregolare, la protezione dell’ambiente marino e delle risorse energetiche.

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