Il bilancio operativo 2013 dell'Esercito

Sono oltre 7.600 i militari dell’Esercito che hanno trascorso le festività natalizie in operazioni all’estero o sul territorio nazionale. L’Esercito all’estero ha operato, anche durante il periodo natalizio, con 3.600 soldati  in 21 missioni in 20 zone di interesse strategico della nazione come l’Afghanistan, il Libano, il Kosovo, la Somalia, la Libia e il Mali. Nello stesso periodo, circa 4.000 uomini e donne hanno garantito la sicurezza sul territorio nazionale nelle principali località italiane, da Chiomonte a Lampedusa, con l’operazione “strade sicure” o in concorso alle forze di polizia nella vigilanza di obiettivi sensibil, dei centri per immigrati e in attività di pattugliamento delle aree metropolitane. Nell’anno appena passato, l’operazione “strade sicure” ha conseguito importanti risultati tra cui   855 arresti, 614 fermi e 1.091 denunce.

Dall’inizio dell’operazione (agosto 2008), sono stati effettuati 14 mila arresti, controllati quasi 2 milioni di persone e 1milione tra auto e motoveicoli, sequestrati 8000 veicoli, 600 armi e 2.100 chili di droga. In particolar e, va menzionato l’impegno sull’isola di Lampedusa, dove l’Esercito, alle 70 unità già presenti dal 2008, ha affiancato alcuni militari che per origine e per conoscenza delle lingue arabe ed africane svolgono le funzioni di mediatori culturali con i migranti accolti nell’isola. Anche nel 2013 non sono mancati gli interventi delle unità dell’esercito nei casi di pubblica calamità e pubblica utilità. Grazie all’addestramento e alla capacità “dual-use” della FA, l’Esercito è intervenuto, a sostegno della popolazione in Sardegna sin dalle prime ore dell’emergenza maltempo che ha colpito in modo particolar e la città di Olbia, nella notte tra il 18 e il 19 novembre scorso.

Nella città sarda sono stati impiegati 76 uomini e 37 mezzi speciali del genio che hanno percorso 11.584 chilometri, movimentato oltre 4300 metri cubi dirifiuti ingombranti e detriti, distribuiti “porta a porta” 5.822 quintali di aiuti umanitari. Nel corso dell’anno, inoltre, l’Esercito ha continuato la sua opera di pubblica utilità e di tutela ambientale garantendo la bonifica dei residuati bellici con ben 2141 interventi specialistici e la rimozione di 8497 ordigni di vario tipo.  Completano il quadro delle attività della FA anche i 2631 interventi a tutela della vita umana compiuti dai soccorritori piste sia sull’arco alpino sia sull’Appennino centrale o l’azione dei medici veterinari e del personale infermierist ico dell’Esercito impiegati in alcuni allevamenti dell’Emilia Romagna, in supporto ai servizi veterinari locali, per contenere i rischi di diffusione del virus dell’aviaria.

Fonte: comunicato Esercito Italiano

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