Sempre più vittime tra il personale civile delll’ONU

Lavorare per le Nazioni Unite è diventato più pericoloso: nel 2013 sono aumentate le vittime tra i membri dello staff Onu, con almeno 58 persone – 33 caschi blu e 25 unità del personale civile – morte per mano di terroristi e ribelli. Il maggior numero delle quali, secondo i dati diffusi dallo ‘Staff Union’s Standing Committee for the Security and Independence of the International Civil Service’, sono state uccise nel corso di attacchi in Sud Sudan, Somalia e Darfur. Il rapporto arriva pochi mesi dopo che il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha lanciato un appello agli Stati membri ad adottare le misure di sicurezza necessarie per migliorare il contesto operativo per il personale delle Nazioni Unite e per gli operatori umanitari. “Le persone che lavorano per l’Onu operano in contesti sempre più pericolosi – ha detto Ban – con una varietà di minacce senza precedenti nella storia dell’organizzazione internazionale”.

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