Dubbi a Washington: possiamo uccidere gli ex qaedisti?

L’Amministrazione Obama è impegnata in un dibattito che ha aspetti militari, giuridici e “filosofici” sulla portata dei poteri presidenziali riguardo all’uso della forza letale contro le organizzazioni terroristiche. Al centro delle discussioni in corso in questi giorni, la recente decisione di al-Qaeda di espellere dalle proprie fila uno dei gruppi affiliati più violenti, attivo in Siria. Si tratta dello Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis), ‘cacciato’ la scorsa settimana dall’organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden. I funzionari dell’Amministrazione Usa stanno valutando se la legge che affida al presidente l’autorità per attaccare i gruppi affiliati ad al-Qaeda possa ancora applicarsi all’Isis. E’ la prima volta, fanno notare i funzionari dell’intelligence Usa, che Al Qaeda espelle formalmente un gruppo ad essa affiliato. Una mossa rischiosa, visto che i gruppi collegati ad al -Qaeda hanno ampiamente messo in ombra l’organizzazione ‘madre’ , sia in termini di forza che di importanza.

Secondo quanto sostengono alcuni legali dell’Amministrazione Obama e funzionari di intelligence, l’espulsione di Isis eliminerebbe il gruppo dalla ‘lista ristretta’ degli ‘associati’ ad al-Qaeda, nei confronti dei quali il presidente ha poteri pressoché illimitati, in base alla legislazione varata dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. Il gruppo si è distinto nel corso dell’ultimo anno per le sue azioni violente nell’ambito del conflitto siriano e la sua capacità di proiettarsi oltre i confini della regione preoccupa le agenzie di intelligence occidentali. Attualmente, la lista non ufficiale dei gruppi affiliati ad al-Qaeda comprende le propaggini nello Yemen e in Nordafrica, il gruppo somalo di al-Shabab e Jabat al-Nustra, gruppo rivale di Isis nel fronte dell’opposizione al regime di Bashar Al Assad. Altre voci all’interno dell’Amministrazione Usa ritengono invece che Isis possa ancora rientrare nella lista dei bersagli da colpire a causa del trascorso legame con al-Qaeda e per gli obiettivi convergenti tra le due organizzazioni. I funzionari Usa che hanno parlato con il Washington Post chiedendo di mantenere l’anonimato hanno riferito che l’Amministrazione non ha ancora preso una decisione definitiva sulla questione.

Con fonte Adnkronos/Washington Post

Vignetta: Madmagazine

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