Nuovo stabilimento Beretta negli USA
ANSA – Beretta raddoppia negli Stati Uniti. Lo storico marchio di armi, fornitore dell’esercito statunitense, investe 45 milioni di dollari (33 milioni di euro) in una nuova fabbrica, con annesso centro di ricerca e sviluppo, nel Tennessee. Il polo, pronto per fine 2014, produrrà sia armi sportive sia tattiche e darà lavoro a 400 persone. L’azienda italiana è già presente nel Maryland con 350 addetti (nel complesso, i dipendenti di Beretta Usa sono 500) da quando, nel 1985, la pistola M-9 e’ entrata nella dotazione standard dei soldati statunitensi. Il potenziamento, ora, della capacità produttiva nel Paese è presto spiegata ed è legata anche dal fatto che, pure tra in civili, negli Usa le armi circolano con una libertà sconosciuta altrove: il mercato nordamericano rappresenta più del 50% del fatturato del gruppo. Grazie alle recenti acquisizioni la società di Gardone Val Trompia (Brescia) è diventata una multinazionale e conta 3.100 dipendenti e 11 stabilimenti nel mondo: tre in Italia, altri sparsi dalla Turchia alla Cina e al Brasile. Dell’armeria, dalla quale è documentata la consegna, nel 1526, di 185 canne da archibugio all’Arsenale di Venezia, è rimasta invariata nei secoli la proprietà con la famiglia arrivata alla 15esima e 16esima generazione. Pietro Gussalli Beretta, vice presidente di Beretta Holding, spiega che il nuovo polo produttivo ”permetterà di rafforzare ulteriormente la nostra capacità competitiva in un mercato molto rilevante per il gruppo. Con il nuovo stabilimento in Tennessee saremo in grado di offrire al mercato statunitense una gamma di prodotti sempre più all’avanguardia tecnologica” ”Questo investimento – aggiunge l’imprenditore – rappresenta un ulteriore passo di espansione e consolidamento estero, dopo le recenti acquisizioni sia in Europa che negli Stati Uniti e in Brasile”.
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