Siria: Riad rimuove il principe Bandar e si avvicina agli USA

TMNews – Riad ha affidato la gestione della crisi siriana a un principe gradito agli Stati Uniti, il principe Mohammed bin Nayef, estromettendo il potente capo dell’intelligence, principe Bandar bin Sultan (nella foto), responsabile negli ultimi tre anni delle iniziative saudite a favore dei ribelli siriani. E’ quanto riporta oggi il Wall Street Journal, citando consiglieri della famiglia reale saudita, sottolineando come l’avvicendamento apra la strada a una normalizzazione dei rapporti con Washington, dopo le tensioni emerse negli ultimi mesi tra i due alleati sulla strategia da seguire in Siria. Secondo fonti Usa interpellate dal quotidiano, l’avvicendamento potrebbe favorire anche un maggior impegno saudita contro i miliziani jihadisti che si sono riversati in Siria negli ultimi anni. Il principe Mohammed bin Nayef, ministro dell’Interno, è gradito a Washington proprio per il suo impegno contro il terrorismo di al Qaida nello Yemen e in altri paesi. La crisi siriana sarà seguita anche dal figlio del re Abdullah, Miteb bin Abdullah, capo della Guardia nazionale saudita, stando a quanto precisato dai consiglieri della casa reale.Un analista saudita che lavora come consigliere dei reali ha sottolineato come l’iniziativa segnali la volontà di Riad di fare maggiore ricorso alla diplomazia, apredosi e facendo pressioni su Russia, Iran ed Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Damasco. Il mondo vedrà “una nuova strategia per la Siria, più pacifica, più aperta, non troppo estrema”, ha sottolineato. “Sarà un approccio più politico e probabilmente meno militare”, ha concluso. Fonti Usa hanno sottolineato i buoni rapporti che legano il principe Mohammed al segretario di Stato Usa, John Kerry, e al capo della Cia, John Brennan. Stando a quanto riportato oggi dal Wsj, subito dopo l’uscita di scena del principe Bandar, la scorsa settimana, il principe Mohammed ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice, in vista della visita a Riad, a fine marzo, del presidente Usa Barack Obama.

Foto: Ndtv

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