Crisi ucraina: l'imbarazzo cinese

dal corrispondente a  Pechino, Andrea Ghiselli
Il 2 Marzo, il portavoce del Ministero degli Esteri Cinese Qin Gang (nella foto in basso) ha dichiarato che la Cina supporta la difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina in coerenza con il principio di non interferenza da sempre cardine della politica estera cinese. Sebbene queste dichiarazioni sembrino fornire un appoggio al nuovo governo ucraino contro l’occupazione armata russa della Crimea, la situazione rimane poco chiara. In un articolo pubblicato dall’agenzia Xinhua, l’Unione Europea e gli USA vengono anche accusati di aver contribuito allo scoppio della crisi ucraina premendo per anni affinché il paese sfuggisse all’influenza russa senza considerare il profondo legame storico e culturale fra la Russia e la popolazione della parte orientale dell’Ucraina. Alle domande di alcuni giornalisti al riguardo di una telefonata fra Wang Yi, ministro degli esteri cinese, e Sergei Lavrov, il suo omologo russo, in cui la Cina sembra piuttosto appoggiare la Russia, Qin Gang ha risposto che la situazione rimane estremamente complessa senza esprimere un chiaro riconoscimento per il nuovo governo di Kiev.

Pochi giorni fa, inoltre, la Cina aveva lamentato il mancato arrivo del grano e del frumento dall’Ucraina a fronte di un pagamento di un miliardo di dollari. Qin Gang ha smentito però che questo gesto avesse alcun significato politico ma va rilevato che la Cina ha affittato a lungo termine milioni di ettari di terreno agricolo in Ucraina. Pur non essendo direttamente coinvolta, la Cina guarda con grandissimo interesse all’evoluzione della situazione e deve agire con grande attenzione dati gli interessi contrastanti in gioco. Infatti, dati i problemi dovuti alle aspirazioni indipendentiste del Tibet e dello Xinjiang, Pechino non può dare un chiaro supporto alla separazione della Crimea russofona dal resto dell’Ucraina. Allo stesso tempo però, il rapporto con Mosca è probabilmente uno dei più solidi su cui la Cina possa contare. Non solo spesso Pechino e Mosca si sono trovati a fare fronte comune contro i paesi occidentali riguardo a problemi come la Libia o la Siria, ma sono anche legate da grossi contratti commerciali che spaziano dalla fornitura di gas e petrolio alla vendita di hardware militare, due elementi di vitale importanza per a Cina. Contattato dal South China Morning Post, il professore dell’Università di Pechino Niu Jun ha confermato che la Cina si trova in una situazione difficile.

Foto AO/Getty Images

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