Export di armi russe: i risultati del 2013

Il direttore generale di Rosoboronexport Anatoly Isaikin ha dichiarato al quotidiano Kommersant i risultati del 2013 sul volume di affare relativo alle esportazioni di armi russe. Lo scorso anno infatti sono state vendute armi e attrezzature militari per un importo pari a 13,2 miliardi di dollari. Ricordiamo che Rosoboronexport è un ente statale unico intermediario per le esportazioni di armi della Federazione russa. Isaikin sulle previsioni di vendita future ha affermato che “per i prossimi due – tre anni il nostro principale compito sarà quello di mantenere il volume di affari sulle esportazioni di armi all’incirca sullo stesso valore [dei 13 miliardi di dollari], soglia che, suppongo, non supereremo, dal momento che i nuovi tipi di tecnologie a cui sono interessati i potenziali acquirenti devono prima essere adottati dall’esercito russo e, soltanto successivamente, esportati”.

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Rosoboronexport ha siglato nel 2013 ben 1202 ordini e ha effettuato consegne in 60 Paesi quali l’India, la Cina, il Vietnam, l’Indonesia, l’Algeria e la Malesia. “Circa il 40% delle vendite della società dello scorso anno – ha proseguito Isaikin – riguardano gli aerei, seguite dai sistema di difesa antiaerei al 25%”. Due sono invece i sistemi d’arma che hanno suscitato più attenzione da parte di futuri acquirenti e si tratta di due aerei militari: il caccia multiruolo Su-35 e l’addestratore avanzato Yak-130. Isaikin ha fatto presente che i disordini e le guerriglie in Nord Africa e in Medio Oriente (Siria inclusa) hanno negativamente influito sulle vendite, considerato che esistevano dei contratti in corso con alcuni paesi che sono stati momentaneamente bloccati.

Per il futuro, infine, Isaikin spera che le vendite ai paesi africani e asiatici possano essere incentivati dai prestiti dei gruppi bancari russi o attraverso la formula della fornitura di armi in cambio dei diritti per le estrazioni minerarie.

Foto Sukhoi e Ruissian Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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