NATO e potere aereo: lo studio Future Vector
di Andrea Lopreiato
Il potere aereo o Air and Space (A&S) Power ha avuto un’importanza prioritaria nell’Alleanza Atlantica sin dalla sua creazione e la fine della Guerra fredda ha accentuato tale connotazione; basta infatti vedere come nei recenti conflitti la NATO, lo abbia utilizzato come scelta primaria, e spesso unica, della soluzione militare. Le peculiarità del A&S Power, combinate con quelle del potere spaziale, garantiscono capacità superiori quali: rapidità, letalità, raggio d’azione elevato, flessibilità precisione e riduzione del rischio, tali da renderlo uno stumento unico ed essenziale nelle mani dei “key decision makers” della NATO e nazionali.
La NATO ha già da tempo riconosciuto che nel prossimo futuro – un futuro quanto mai incerto ed instabile sia da un punto di vista politico che socio-economico – le minaccie alla sicurezza non diminuiranno ma probabilmente aumenteranno. Nonostante tale previsione sia un acclarato dato di fatto, la tendenza ad una costante riduzione delle capacità aeree dei membri dell’Alleanza, iniziata con la fine della Guerra Fredda, continua ancora oggi ad un ritmo a dir poco preoccupante. L’imminente fine delle operazioni in Afghanistan, in combinazione con la crisi finanziaria che sta colpendo l’Occidente, stanno mettendo in serio dubbio la possibilità di mantenere in futuro un A&S Power credibile e dissuasivo.
É forse giunto il momento di rivisitare il livello di ambizione dell’Alleanza? Dalle considerazioni sopra citate emerge un chiaro paradosso fra, la concreta convinzione che l’Alleanza Atlantica sia essenzialmente un’alleanza aerea e la riduzione di risorse destinate a tale comparto. Alla luce di ció il Joint Air Power Competence Centre (JAPCC) ha ravvisato la necessità di approfondire la tematica e ha avviato uno studio fianlizzato all’identificazioni di valide soluzioni che, in linea teorica, potrebbero ovviare ad una quanto mai imminenete riduzione di capacità aeree dell’alleanza. Tale studio, ribattezzato, Air Power in NATO – The Future Vector, vedrà coinvolti oltre ai membri del JAPCC, un team di eccellenze prese dal mondo militare, accademico e dell’industria, esperti nelle aree di interesse. Lo studio sarà focalizzato su due periodi, short term (prossimi dieci anni) e long term (prossimi trent’anni). La parte iniziale del documento (start document) “Air and Space power making the difference for NATO” é già stata sviluppata e sarà a breve pubblicata dal JAPCC (www.japcc.org). Tale documento iniziale pone l’accento su quelle che sono le problematiche da fronteggiare , lasciando le soluzioni al core study e ha come obiettivo stimolare il lavoro di analisi del team (food for thoughts).
Il progetto vero e proprio si pone quindi come obiettivo provvedere soluzioni innovative, olistiche e bilanciate, finalizzate ad influenzare “senior key decision makers”, che solitamente non sono figure con un background di competenze aereonautiche e/o militari.
Le aree di interesse trattate nello specifico sono:
• Incremento al supporto (politico) e al finanziamento del comparto Difesa;
• Allineamento degli interessi nazionali alla NATO;
• Bilanciamento dei carichi di lavoro;
• Struttura delle Forze Armate;
• Air forces 2020-2030;
• Training;
• Difesa missilistica e capacità non strategiche;
• Cyber;
• Approccio concettuale all’impiego del A&S Power;
• C0manjdo e Controllo;
• Ottimizzare il coinvolgimento del comparto industriale della Difesa;
• Partnerships con alter nazioni/organizzazioni;
• Spazio;
• Accesso garantito alle risorse;
• A&S Power nei conflitti asimmetrici;
• Requisiti richiesti al A&S Power nel futuro contesto di sicurezza.
La piattaforma di lancio del lavoro sarà l’annuale Conferenza del JAPCC, che quest’anno si svolgerà a Kleve (Germania) dal 18 al 20 Novembre e che sarà, al contrario del passato, completamente dedicata al progetto Air Power in NATO – The Future Vector.
JAPCC Public Affairs Officer
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.