News da Mosca
Myasishchev offre di rilanciare l’M-55 Geofizyka
L’ufficio di progettazione Myasishchev (attualmente facente parte della United Aircraft Corporation) vorrebbe convertire un M-55 in un laboratorio volante per ricerche sull’atmosfera ad alta quota da affiancare al trireattore Yakovlev Yak-42D sviluppato dalla stessa società per conto di RosHydroMet e consegnato nei mesi passati. Dal 1980 sono cinque gli esemplari di M-55 costruiti dal bureau Myasishchev su una specifica del Ministero della Difesa russo e di questi solo due rimangono attualmente idonei a missioni di volo. La quarta cellula (S/N 55204) è stata modificata nel 1993 in un laboratorio civile volante e fino al 1996 ha effettuato numerose missioni sopra i cieli d’Europa, Africa, America Latina, Australia, Artico e Antartide per studiare considerevoli questioni scientifiche relative alla troposfera e sui fenomeni relativi al buco nell’ozono. Questi voli furono effettuati per conto di organizzazioni straniere sulla ricerca e per conto di università internazionali, senza tralasciare gli enti scientifici italiani, per cui l’M-55 operò parecchi voli di ricerca tra cui Ialiantartide, E.N.E.A, P.N.R.A, C.N.A. e A.S.I. Secondo gli esperti tuttavia la cellula numero 4 avrebbe raggiunto la vita operativa massima consentita e solo la terza (attualmente ancora in possesso dell’attrezzatura militare destinata alla ricognizione) avrebbe le potenzialità per poter svolgere il nuovo compito. Il pilota collaudatore di Myasishchev Oleg Schepetkov, che finora ha effettuato la maggior parte dei voli dell’ M-55, ha riferito agli organi di stampa specializzati che la cellula numero 3 è attualmente mantenuta in condizioni di pronta operatività con regolari funzionamenti a terra dei turbofan D30V12. Egli ha affermato che l’M-55 è più adatto per il lavoro di ricerca atmosferica rispetto alla sua controparte occidentale, l’ U-2 Lockheed, a causa delle rigide limitazioni di quota e d’inviluppo di volo di quest’ultimo. “L’M-55 – ha aggiunto Schepetkov – si è dimostrato in grado di volare in un’atmosfera altamente turbolenta e anche in condizioni di temperature ambientali molto fredde, fino a -92 gradi Celsius”.
Ultimate le consegne dei Mi-35M all’Azerbaigian
La Russia ha finalizzato con l’Azerbaigian il contratto siglato nel settembre 2010 per la fornitura di 24 elicotteri d’attacco Mil Mi-35M (“Hind-E” per la NATO).Le consegne iniziate nel dicembre 2011 si sono concluse lo scorso mese e, secondo quanto riportato dal quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta, l’Azerbaigian, avrebbe acquistato anche dei simulatori di Mi-35M al fine di addestrare al meglio i suoi piloti. L’elicottero Mi-35M è una versione export aggiornata del Mi-24; si tratta dell’unico elicottero al mondo capace di coniugare la capacità d’attacco al suolo con la possibilità del trasporto truppe, ed essendo la versione derivata, supera il Mi-24 in termini di velocità, manovrabilità, capacità di carico e per varietà di armi utilizzabili. Quasi certamente questi elicotteri saranno utilizzati nelle zone di confine ancora militarizzate del Nagorno-Karabakh. Secondo i mass media locali, negli ultimi anni Baku ha acquistato armi russe per un valore complessivo di 3 miliardi di dollari. Buona parte di queste tecnologie è stata mostrata durante la parata militare celebrata la scorsa estate dedicata al 95° anniversario delle forze armate azere. Inoltre, sempre secondo la stampa azera, la cooperazione tecnico-militare tra Mosca e Baku è destinata ad ampliarsi nei prossimi anni con un conseguente aumento del volume di affari per la Federazione russa.
Aggiornamenti sulla terza pattuglia acrobatica russa
Ad integrazione di quanto apparso su AD nr. 146 dicembre 2013 in “Una nuova pattuglia acrobatica russa” riportiamo le dichiarazioni fornite da Oleg Demchenko, presidente di Irkut Co. al Singapore Air Show, dove lo Yak-130 ha partecipato alla manifestazione esibendosi in voli dimostrativi.La terza pattuglia acrobatica russa sarà dotata di 12 aerei d’addestramento avanzati Yak-130 (anche se non è dato sapere quanti di questi prenderanno parte ufficialmente allo schieramento) e il contratto firmato lo scorso dicembre col Ministero della Difesa per la fornitura dei suddetti aerei verrà finalizzato nel seguente modo: cinque Yak-130 nell’anno in corso e i rimanenti sette nel 2015. Demchenko ha confermato, come descritto in precedenza su AD, che il gruppo sta procedendo alla formazione presso la base aerea di Borisoglebsk, nella Russia centrale, aggiungendo inoltre che è il pilota collaudatore Oleg Kononenko a dirigere il gruppo di formazione per i nuovi piloti della futura pattuglia acrobatica. Rimane a questo punto il dubbio sulla prima esibizione della formazione; è poco probabile, vista la programmazione delle consegne, che la pattuglia possa esibirsi al completo in occasione del Giorno della Vittoria il prossimo 9 maggio; ciò non toglie che in quell’occasione potrebbe comunque volare una formazione mista ridotta con i Russian Knights (Russkiye Vityazi o Cavalieri Russi in italiano – nella foto)) su caccia Su-27P e gli Swift (Strizhi, o Rondoni in italiano) su MiG-29, come già avvenuto in varie occasioni in passato tra queste due ultime due formazioni.
Dodici Su-35S per la VVS…
Si è tenuta lo scorso 12 febbraio presso lo stabilimento della Komsomolsk-on-Amur Aircraft Product Association (conosciuta come KnAAPO e denominata Y.A. Gagarin), la solenne cerimonia di trasferimento del nuovo lotto di 12 caccia multiruolo Su-35S, realizzati dalla KNAAPO lo scorso anno e costituenti parte dell’ordine siglato col Ministero della Difesa russo nell’agosto 2009 per un totale di 48 velivoli Su-35S. Gli aerei faranno parte del vicino 23° Reggimento Caccia, alle dipendenze del 3° Comando Operativo della VVS con sede presso l’aeroporto Dzemgi (sito a Komsomolsk-on-Amur). Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il Comandante della VVS Tenente Generale Viktor Bondarev, il presidente di UAC Mikhail Pogosyan, il Direttore Generale di JSC Sukhoi Company Igor Ozar, il CEO di KnAAPO Alexander Pekarsh e il Governatore del Territorio di Khabarovsk Vyacheslav Shport. Dal canto suo il Ministro della Difesa Shoigu, dopo aver lodato le qualità del velivolo, ha voluto ringraziare i progettisti, ingegneri, operai, piloti collaudatori e tutte le persone che hanno partecipato allo sviluppo di questo caccia. Successivamente ha firmato il libro dei visitatori illustri Shoigu e ha assistito all’esibizione in volo di due Su-35S; infine, insieme a Mikhail Pogosyan e Viktor Bondarev, ha visitato le unità produttive degli impianti KnAAPO in cui vengono oggigiorno assemblati i caccia Su-35S, i Su-30M2 e i Su-27SM3.
…e 21 Su-30SM per il 2014
Irkut Corporation, nelle parole del suo presidente Oleg Demchenko, ha affermato che nel 2014 fornirà 21 caccia Su-30SM al Ministero della Difesa russo. Demchenko ha aggiunto inoltre che sono 16 gli esemplari di Su-30SM finora consegnati ai reparti di volo.Per completezza d’informazione ricordiamo che il Ministero della Difesa russo ha sottoscritto, a partire dal mese di marzo del 2012, tre contratti separati per un ordine complessivo di 65 Sukhoi Su-30SM (due contratti nel 2012 e il terzo a fine 2013). Tuttavia lo scorso mese è stato comunicato da fonti vicine al settore che ci sarebbe l’intenzione da parte del suddetto Ministero di firmare un contratto per ulteriori 50 caccia Su-30SM. Il Su-30SM, che aveva effettuato il primo volo il 21 settembre 2012 presso la pista della Irkutsk Aviation Plant, è un’ulteriore variante del Su-30MK progettata dai tecnici Sukhoi sulla base delle richieste espresse dalla VVS russa (modifiche che comprendono specificatamente i sistemi radar, di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici). Caccia intercettore multiruolo di generazione “4++”, il Su-30SM è caratterizzato inoltre da una supermanovrabilità a bassa velocità decisamente considerevole; tale aereo eredita infatti dal prototipo Su-37 “Terminator” il sistema di propulsione a vettore di spinta direzionabile, ovvero con ugelli di scarico direzionabili indipendentemente lungo l’asse di beccheggio. E’ certo infine che 12 caccia Su-30SM entreranno a far parte al più presto dell’Aviazione della Marina russa (AV-MF – Aviatsia Voyenno Morskovo Flotta), al fine di sostituire i vecchi bombardieri Sukhoi Su-24 in servizio con la Flotta del Mar Nero.
Accettato dalla VVS il terzo Beriev A-50U
L’ufficio stampa del Ministero della Difesa russo ha riferito che il personale di volo e i tecnici del 2457 Aviabaza Boevogo Primeneniya Samolotov Dalnego Radiolokatsionnogo Obnaruzheniya (Base aerea per operazioni AEW – aereo da scoperta radar e sorveglianza aerea) con sede a Ivanovo sono partiti dal sito della Beriev Aircraft di Taganrog alla volta della loro base dopo aver accettato il terzo velivolo aggiornato A-50U (Codice NATO “Mainstay”).
Il portavoce ha dichiarato inoltre che l’accettazione è avvenuta dopo un’attenta ispezione a terra e una successiva valutazione effettuata con tre voli (ad alta e media quota) in diverse condizioni operative. Gli specialisti hanno valutato le prestazioni dei motori in diverse condizioni operative, mentre gli equipaggi hanno controllato i sistemi di bordo nonché le funzionalità delle attrezzature radio, di scoperta radar, dei sistemi di comunicazione, di trasmissione automatica dei comandi per i caccia, le prestazioni dei sistemi di ricezioni dati, dell’elaborazione e la visualizzazione delle informazioni. Solo dopo l’esito positivo dei vari test l’aereo ha ottenuto il benestare per il trasferimento presso la sede operativa della VVS a Ivanovo. L’A-50U è la versione aggiornata dell’aereo da scoperta radar Beriev A-50 introdotto nelle forze aeree sovietiche nel lontano 1984; si distingue dal suo predecessore per una radicale sostituzione delle apparecchiatura analogiche obsolete con una nuova suite avionica digitale fornita dalla società russa Vega Radio Engineering Corporation JSC. Tali miglioramenti contemplano un’elaborazione dei dati più veloce, capacità di monitoraggio e scoperta radar migliorate e una migliore individuazione dei bersagli. L’aggiornamento ha riguardato inoltre anche il miglioramento dei sistemi di comunicazione e navigazione, dei cockpit provvisti adesso di monitor LCD e persino dgli ambienti comuni, quali la cucina e i servizi igienici posti all’interno della cellula. L’insieme delle operazioni ha ovviamente snellito il peso dell’A-50U, che può ora imbarcare più carburante con lo stesso peso al decollo per cui è stato progettato, anche se il velivolo può ovviamente effettuare missioni di rifornimento in volo. L’A-50U è un aereo da scoperta radar destinato al rilevamento di bersagli aerei, alla trasmissione di dati ai caccia e di segnali radar alle stazioni di controllo a terra (quali il rilevamento di bersagli aerei tra cui elicotteri, missili e aerei supersonici). Il portavoce ha concluso il suo intervento affermando come gli equipaggi dell’A-50U parteciperanno quest’anno a diverse manovre militari nazionali e internazionali.
Finanziamento avviato per il PAK-DA
Secondo le dichiarazioni rese all’Airshow Singapore 2014 dal direttore del dipartimento dell’industria aeronautica del Ministero russo dell’Industria e del Commercio Andrey Boginsky, il finanziamento per la realizzazione del PAK-DA (acronimo di Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Dalney Aviatsyi – Complesso Aereo Futuro per le Forze Aeree Strategiche) è stato avviato recentemente a seguito di un accordo firmato nel 2013, e il Ministero della Difesa ha concluso il contratto con il bureau di progettazione Tupolev. Il progetto in questione – ha concluso Boginsky – farà parte del Programma per il riarmo di Stato 2016-2025. Secondo recenti affermazioni rese dal Comandante dell’aviazione strategica Tenente Generale Anatoly Zhikharev la Tupolev, avrebbe presentato per il PAK-DA una bozza di aereo subsonico che fa ricorso ad un ampio uso di tecnologie stealth. Il nuovo bombardiere, che secondo Zhikharev inizierà i primi test nel 2019 ed entrerà in servizio nel 2025, verrà armato con una nuova arma ipersonica.
Foto: Air-force technology, Itar-TASS. Novosti
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.