Offensiva contro i qaedisti in Somalia
Le forze dell’esercito somalo, coadiuvate dai peacekeeper dell’Unione Africana (missione AMISOM) hanno lanciato il 10 marzo un’offensiva contro le roccaforti degli al-Shabab nel Basso Scebeli, regione della Somalia meridionale. Lo ha riferito il governatore della provincia, Abdulkadir Mohamed Nur Siidi, all’agenzia d’informazione Dpa. Secondo Nur Siidi e’ invece molto pesante il bilancio delle perdite inflitte ai miliziani islamici che negli ultimi giorni hanno perso il controllo di diverse città della Somalia meridionale. Un ruolo di primo piano nell’offensyva è affiudato alle forze di AMISOM composte da 22 mila soldati forniti da Etiopia, Kenya, Uganda, Burundi e Sierra Leone e sostenuto dalle Nazioni Unite con finanziamenti dai Paesi occidentali: 6,5 milioni di dollari garantiti dagli anglo-americani giudicati comunque insufficienti rispetto a richieste per 20 milioni di dollari annui che coprono anche gli equipaggiamenti do0nati alle forze di sicurezza locali, come i veicoli Toyota Land Cruiser recentemente donati alla polizia (foto sotto).
Gli al-Shabab, evidentemente in difficoltà, hanno vietato l’uso di telefoni cellulari dotati di fotocamera nella città di Barawa dopo aver messo al bando gli smartphone con il pretesto che vengono usati per spiarli. Gli al-Shabab, legati ad al-Qaeda, hanno già vietato l’uso di Internet nelle zone che sono sotto il loro controllo nel sud della Somalia. I recenti spettacolari attacchi terroristici condotti da al-Shabab nel centro di Mogadiscio, contro il palazzo presidenziale e convogli dell’Onu nel compund dell’aeroporto, hanno indotto l’Uganda a inviare nella capitale sonala 410 militari per la protezione del personale dell’Onu e internazionale nella capitale somala. L’offensiva delle truppe somale e di AMISON era stata probabilmente al centro del vertice del 4 marzo tra il comandante della missione addestrativa europea che ha già istruito oltre 3 mila reclute somale (Eutm Somalia) il generale italiano Massimo Mingiardi, e i vertici del governo somalo.
Il presidente della Repubblica Federale della Somalia, Sheikh Hassan Mohamud, incontrando il generale presso la sua residenza privata a Villa Somalia, ha espresso parole di apprezzamento per la missione e “per l’impulso dato al supporto alle Forze Armate nazionali somale” con l’inizio del primo corso ‘Train the trainers’ e l’assistenza continua fornita al Ministero della Difesa e allo Stato Maggiore dai consiglieri militari europei (ma ci sono anche gli advisor statunitensi) che a quanto pare cooperano anche con la National Intelligence Security Agency, l’agenzia d’intelligence somala.
I somali “ricordano con affetto gli italiani e ce lo dimostrano, si aspettano molto dall’Europa ma ancora di più dall’Italia”, afferma all’Adnkronos il generale Mingiardi (nella foto a sinistra) che nel 1993 era a Mogadiscio con il grado di capitano al comando di una compagnia della Brigata Folgore. All’operazione europea in Somalia partecipano 9 nazioni europee su 28 paesi membri della Ue, più la Serbia che fornisce alla missione una struttura ospedaliera con standard altamente professionali. Il corso ”Train the trainers” rappresenta la prima attività addestrativa svolta a Mogadiscio dopo il rischieramento dall’Uganda alla Somalia della Missione Eutm, avvenuto nel dicembre scorso. L’Italia, con l’Esercito e due ufficiali e un sottufficiale dei carabinieri, fornisce attualmente il 50% del personale della missione. “La qualità del prodotto che vogliamo offrire è molto alta – spiega il generale Mingiardi – i corsi sono programmati e concordati con le autorità somale e prevedono la formazione di sottufficiali, corsi per infermieri, polizia militare, genio, comandanti di compagnia. L’obiettivo è addestrare circa 2.000 unità dell’esercito somalo. I corsi, iniziati da circa due settimane, vedono impegnati due team di istruttori di cui fanno parte complessivamente 8 militari italiani, 6 svedesi e 2 ungheresi. Al termine del corso, che durerà 4 settimane, il personale somalo sarà qualificato come istruttore e potrà addestrare i colleghi dello stesso esercito somalo, con il personale di Eutm che seguirà le attività di addestramento con funzioni di mentoring.
Foto: Brigata Folgor, Eutm Somalia, AMISOM, Kenya MoD.
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