Alberto Manenti è stato nominato venerdì scorso direttore dell’Aise, Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna. Manenti è l’attuale numero due dell’Agenzia ed è considerato tra coloro che meglio conoscono la ‘macchina’ dell’ Aise. La sua nomina rappresenta quindi una soluzione di continuità al vertice di quello che fu il servizio segreto militare. Il Cisr (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica) si è riunito venerdì mattina, presieduto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con la partecipazione del Sottosegretario con delega ai Servizi, Marco Minniti, e dei Ministri degli Esteri, Interno, Difesa, Giustizia, Economia e Finanze, Sviluppo Economico, con Segretario il Direttore Generale del DIS, Giampiero Massolo. In quella circostanza Renzi ha comunicato al Comitato la nomina di Manenti al vertice dell’Aise.

Soddisfazione è stata espressa del Copasir che in più occasioni aveva evidenziato l’urgenza di procedere alla nomina del vertice dell’Aise dopo il pensionamento del generale Adriano Santini il 20 febbraio scorso e kla “reggenza” venne affidata al vicario di Santini, il prefetto Paolo Scarpis. Il presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, Giacomo Stucchi, ha sottolineato all’Adnkronos “le qualità e la professionalità” del nuovo capo di Forte Braschi. Respinta invece la candidatura dell’ammiraglio Filippo Maria Foffi, attuale comandante della Squadra Navale, sostenuta dalla Marina e dal Capo di  Stato Maggiore Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
E’ la prima volta che un “interno” arriva al vertice dell’Aise. Alberto Manenti, siciliano di 62 anni dei quali gli ultimi 30 nel Sismi divenuto Aise nel 2007 dove è entrato da capitano dell’Esercito compiendo tutti i gradini della carriera fino a vicedirettore operativo e ora a direttore. Secondo fonti ben informate la scelta di Manenti risulterebbe inoltre molto gradita a Washington.