Il bilancio di Agusta Westland

Agusta Westland ha chiuso con ottimi risultati il bilancio 2013 superando il concorrente europeo Airbus Heliopter (ex Eurocopter) in termini di valore di produzione. Il bilancio evidenzia un lieve calo nei ricavi, che scendono da 4,243 miliardi del 2012 a 4,076 l’anno scorso, ma il dato sconta però i problemi con la commessa indiana per gli EH-101 VIP e il mancato pagamento di gran parte dei 560 milioni previsti dal contratto.
Il margine operativo a 949 milioni dell’azienda guidata da Daniele Romiti  rappresenta il 60 per cento della stessa voce di Finmeccanica, l’Ebita sale a 562 milioni (+13,8% rispetto al 2012), gli ordini sono in aumento del 9,2 per cento per un valore di 4,4 miliardi di euro con un portafoglio ordini per quasi 12 miliardi. Valori questi ultimi che rappresentano circa il 25 per cento delle voci rispettiva del bilancio dell’intera Finmeccanica confermando il ruolo di traino di Agusta Westland per il rilancio del gruppo. Le commesse attuali garantiscono piena attività fino al 2016 per gli oltre 13 mila dipendenti attiuvi in Italia, Gran Bretagna, Polonia e Stati Uniti con 230 elicotteri consegnati l’anno scorso (60 in più del 2012) mentre nei primi tre mesi dell’anno sono già arrivate commesse pere elicotteri militari e civili pari a circa 2 miliardi di euro.

Foto: presentazione AW-109 Trekker (Agusta Westland)

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