Marò: il governo liquida De Mistura e punta sull'arbitrato

“Abbiamo proceduto all’avvio della fase dell’internazionalizzazione quindi si è aperta una fase nuova con la richiesta di ‘exchange of use’ che quindi procede nella strada indicata dal Parlamento, in modo unanime e concordata con tutti gli attori istituzionali, comprese le famiglie e i marò stessi”. Lo ha detto ieri il ministro degli Esteri, Federica Mogherini (nella foto), al termine di un’audizione alle Commissioni Difesa ed Esteri congiunte di Camera e Senato a Palazzo Madama. “C’è nella conduzione di questa vicenda – ha affermato – un lavoro di squadra ottimo, sia dentro il governo, tra governo e parlamento, dentro il Parlamento. Questo è molto importante innanzitutto perché dà a livello internazionale un’immagine di Paese unito, che è estremamente importante per raggiungere il risultato, soprattutto nel momento in cui internazionalizziamo la vicenda”. Il ministro ha inoltre sottolineato che l’incontro lo scorso 25 marzo all’Aia con il ministro degli Esteri indiano “ha registrato il persistere di una divergenza dei punti di vista in particolare sulla giurisdizione. Noi continuiamo ad affermare che la giurisdizione è e deve essere italiana e loro continuano a sostenere che è e deve essere indiana. Ed è proprio questo che ci ha portato a formalizzare la richiesta di internazionalizzazione. Dal momento infatti che c’è una controversia di questo tipo è necessario risolverla in campo internazionale, secondo le regole internazionali”. Inoltre “questo passaggio ci consente di percorrere una strada finora non percorsa. Un passaggio avviato dal governo precedente, la prima nota verbale era stata un’iniziativa del ministro Emma Bonino e noi abbiamo convintamente e speditamente proseguito su questa strada.

Nell’arco degli ultimi due mesi sono state inviate 4 note verbali e l’ultima di questa settimana che apre questa fase di richiesta di risoluzione della controversia a livello internazionale”. Mogherini, interrogata sulla disponibilità della Bonino, ha inoltre detto: “Assolutamente sì. Ci sentiamo e ci vediamo. Senza darne necessariamente pubblicità ma ci sentiamo e ci vediamo”.
Con la richiesta di internazionalizzare la soluzione della controversia tra Italia e India sui due marò detenuti in India da oltre due anni “si apre una fase nuova, che esaurisce la fase in cui ha operato Staffan De Mistura ( nella foto con Massimiliano Latorre) , che voglio ringraziare a nome del governo per la dedizione e l’instancabile impegno con cui ha seguito la vicenda”. o ha annunciato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, nel corso dell’audizione alle Commissioni Difesa ed Esteri congiunte di Camera e Senato. Il ministro ha anche annunciato che “per seguire la nuova fase dell’avvio della procedura internazionale sul caso marò abbiamo deciso di far rientrare a New Delhi l’ambasciatore italiano Daniele Mancini, richiamato due mesi fa per protesta contro i continui rinvii delle autorità indiane sul caso marò”.

Foto: Ministero degli Esteri e Ansa

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