Mauro Moretti nuovo a.d. di Finmeccanica

Finmeccanica vede l’unica conferma nella tornata di nomine ai vertici delle aziende pubbliche annunciata ieri dal governo. Gianni De Gennaro resterà infatti presidente mentre alla carica di amministratore delegato arriverà in occasione della prima riunione del Cda, l’attuale amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti che sostituisce Alessandro Pansa. Nessuna conferma tra gli altri consiglieri. Entrano invece Marta Dassù, Guido Alpa, Alessandro De Nicola, Marina Calderone e Fabrizio Landi.

Con un passato da sindacalista della Cgil, Mauro Moretti, riminese, classe 1953, soltanto due mesi fa veniva accreditato come possibile ministro dello Sviluppo Economico del Governo Renzi. La candidatura è poi sfumata ma di ‘totonomine’ in ‘totonomine’, peraltro intervallati da un’accesa polemica sugli stipendi dei manager, che lo ha visto protagonista, il nome del numero uno delle Fs è spuntato soltanto negli ultimi giorni come potenziale candidato alla poltrona di ad di Finmeccanica. Moretti arriva a questo incarico dopo una lunga carriera nella Fs. Dopo la laurea con lode in ingegneria elettrotecnica presso l’Università degli Studi di Bologna nel 1977, a seguito di concorso pubblico esterno, nel 1978, è dapprima quadro presso l’Officina Trazione Elettrica di Bologna, attuale Onae e poi dirigente nelle Ferrovie dello Stato, dove ricopre numerosi incarichi: vicedirettore Divisione Tecnologie e sviluppo di Sistema (dicembre 1991), direttore Divisione Sviluppo Tecnologico e Materiale di Sistema (marzo 1993), amministratore delegato di Metropolis, la società del gruppo Ferrovie dello Stato di gestione dei beni immobiliari (febbraio 1994), direttore Area Strategica di Affari “Materiale Rotabile e Trazione” (luglio 1996), direttore area Strategica di Affari “Rete” (novembre 1997). E, ancora, nel febbraio del 2001, diventa consigliere di amministrazione di Ferrovie dello Stato, e poi, nello stesso anno è nominato amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana.

Nel settembre del 2006, l’azionista Tesoro, allora guidato da Tommaso Padoa Schioppa, lo nomina al vertice del gruppo Fs. Il gruppo, denuncia, è sull’orlo del fallimento con perdite che volano a quota 2 miliardi. Seguono pesanti anni di ristrutturazione per arrivare al primo utile nella centenaria storia delle Fs. E da allora i conti chiudono sempre in nero. Fiore all’occhiello è l’alta velocità, da lui ribattezzata la ‘metropolitana d’Italia’. Moretti viene riconfermato nel 2013, per la terza volta, e con una precisa ‘mission’, affrontare l’emergenza del trasporto regionale. Ma ora dovrà affrontare i dossier dell’aerospazio e difesa. Di ferroviario, dovrà decidere il destino di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts.

(con fonte e foto Adnkronos)

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