Sale la tensione al confine fra le due Coree
ANSA – La tensione intercoreana e’ schizzata di nuovo alle stelle a suon di 800 colpi di artiglieria, lungo buona parte del confine marittimo occidentale, nel mar Giallo. All’indomani del minaccioso “nuovo tipo” di test nucleare in risposta alla condanna Onu sui recenti lanci di missili a corto e medio raggio, la Corea del Nord ha comunicato via fax alla Seconda flotta della Marina sudcoreana l’istituzione di una “no-fly e no-sail zone”. Chiaro l’obiettivo: poter procedere a un ciclo di tiri di batterie in sette diverse postazioni della Nll, la Northern Limit Line, la linea di confine marittima de facto e mai riconosciuta da Pyongyang. L’annuncio, fatto a sorpresa e nel primo mattino, ha visto il via delle operazioni poco dopo mezzogiorno. Il Nord ha sparato numerosi colpi sopra la Nll, ma la situazione si e’ complicata quando i tiri sono caduti nelle acque sudcoreane.
Un totale di 4.000 persone circa, residenti in cinque isole delle isole piu’ esposte (a partire da quella di Baengnyeong), sono state fatte evacuare nei rifugi temporanei, prima che lo Stato maggiore congiunto di Seul decidesse di rispondere con decine e decine di colpi di artiglieria affidandosi a obici K-9 semoventi e spedendo i caccia F-15K sul confine marittimo. Uno scenario che ha inevitabilmente rimandato ai tragici eventi del 2010, quando il Nord bombardo’ con l’artiglieria pesante l’isola di Yeonpyeong provocando la morte di due civili e due militari sudcoreani, nel primo attacco diretto contro “il territorio nemico” dalla fine della Guerra di Corea del 1950-53. Le truppe sudcoreane e americane hanno portato la vigilanza ai massimi livelli, in caso di provocazioni.
La tensione e’ poi rientrata quando il Nord ha chiuso le manovre consentendo anche agli evacuati di far ritorno a casa nel primo pomeriggio. A fine giornata, pallottoliere alla mano, la Corea del Nord ha sparato circa 500 colpi di cannoni, di cui oltre 100 nelle acque territoriali della Corea del Sud, nel mar Giallo. Il totale dei pezzi, secondo il ministero della Difesa di Seul, ha superato quota 800, dato che le batterie del Sud hanno risposto con oltre 300 colpi “allo sconfinamento di tiro di Pyongyang”. L’allerta dei militari sudcoreani e’ salita ai massimi livelli soprattutto per fare luce sulle intenzioni del regime guidato da Kim Jong-un. “Riteniamo che la mossa abbia propositi ostili – ha detto Wi Wong-seop, portavoce del ministero della Difesa -. C’e’ l’intento di creare scenari di crisi nella penisola coreana”. Dopo la schiarita di febbraio, con il ciclo di incontri tra le famiglie separate dalla guerra di Corea, Seul e Pyongyang sembrano tornate al ‘dialogo’ antico.
Foto: Ansa, Military Ring info, Dan VIet
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