Ucraina: immagini esclusive dal fronte

Pubblichiamo in esclusiva le foto scattate da Eliseo Bertolasi, antropologo italiano appena rientrato da Slavjansk e Kramatorsk dove ha seguito le fasi iniziali dell’offensiva delle truppe di Kiev contro le milizie locali e le forze di autodifesa filorusse.

Cominciamo da Kramatorsk, dove si sono verificati i primi scontri a fine aprile. Le prime due immagini mostrano un militare probabilmente straniero che ha evitato di parlare con i giornalisti. Indossa una mimetica di tipo britannico con l’Union Jack in evidenza e un patch recante un Asso di Picche.

Se si esclude l’arma, un Ak 74M con il calcio di una versione del AK105, il resto dell’equipaggiamento pare di tipo occidentale e intorno al collo indossa una sciarpa di tipo afghano utilizzata solitamente dai militari di Isaf (anche italiani) operativi nel Paese asiatico. Un contractor? Un “mercenario”? Un consigliere militare britannico aggregato alle forze di Kiev? Difficile dirlo ma in quest’ultimo caso è lecito attendersi che i più volte segnalati consiglieri anglo-americani che affiancano le forze ucraine siano in grado di “mimetizzarsi” meglio di così.

Circa la presenza di combattenti non ucraini sia al fianco dei russi sia delle forze di Kiev, Analisi Difesa ha pubblicato diversi articoli di Pietro Orizio.
Un video postato su Youtube riporta anche la presenza di almeno un “mercenario italiano” (o comunque italofono) al fianco degli ucraini come riferisce il titolo del filmato.

 

 

 

 

Il supporto  militare fornito ufficialmente dal Stati Uniti a Kiev comprende 300 mila raziioni da combattimento per alimentare i militari impegnati nelle operazioni nel Sud est.  La foto ritrae una di queste “razioni K” fornita ai militari ucraini a Kramatorsk.

 

 

 

 

 

Le prossime tre immagini mostrano veicoli cingolati nelle mani delle milizie russe. Sembra trattarsi di mezzi appartenenti a unità aeromobili, probailmente alla 25a brigata di stanza a Cherkaske nell’Oblast di Dnepropetrovsk, non lontana dall’area della rivolta. L’unità si è rifiutata di affrontare i rivoltosi e sarebbe almeno in parte passata con gli insorti che li impiegano a Kamatorsk e Slavjansk.   Kiev ha infatti dovuto mobilitare la 95a brigata aeromobile, basata a Zhytomyr vicino alla capitale, e inviarla nell’area di Slavjansk.

 

L’immagine a sinistra mostra un cingolato 2S9 Nona-S (Ob’yekt 925S), semovente dotato di mortaio da 120 millimetri 2A60 entrato in servizio nelle unità aeromobili sovietiche nel 1981 e di cui l’esercito ucraino dovrebbe schierare una sessantina di esemplari.

 

 

 

 

 

A Kramatorsk sono state scattate anche le foto di questi miliziani russi. Non si tratta evidentemente delle milizie popolari (civiche) costituite da semplici cittadini ma delle cosiddette “forze di autodifesa” composte da personale addestrato: contractors o paramilitari simili a quelli visti nel marzo scorso in Crimea, oppure da soldati dell’esercito ucraino passati dalla parte degli insorti. Il militare della foto d’apertura è dotato di un lanciarazzi anticarro Rpg-22.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella foto qui sotto un militare ucraino della SBU (Sluzhba Bezpeky Ukrayiny) l’agenzia per la sicurezza nazionale competente nel controspionaggio, anti-terrorismo e contro insurrezione che dispone di unità militari d’èlite.

 

 

 

 

 

 

 

 

Infine pubblichiamo alcune immagini di blindati e miliziani russi scattate a Slavjansk presso le barricate erette per impedire alle forze di Kiev l’accesso in città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eliseo Bertolasi è ricercatore associato e analista geopolitico all’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) è redattore della rivista Geopolitica, corrispondente dell’Agenzia “Golos Rossii” (Voce della Russia) Italia. Antropologo dell’Università Bicocca di Milano è collaboratore culturale e socio dell’Associazione Italia-Russia, sezione di Bergamo. Si occupa da molti anni dei  Paesi dell’ex-Urss, di nazionalismi e questioni identitarie dei popoli slavi.

 

 

Foto: Eliseo Bertolasi non riproducibili senza autorizzazione

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