400 droni americani precipitati dal 2001

Adnkronos – Dal 2001 sono centinaia i droni militari americani che, a causa di problemi meccanici, errori umani, maltempo o altre ragioni sono precipitati. E’ quanto rivela un’inchiesta del Washington Post che – sulla base di 50mila pagine di documenti ottenuti appellandosi al Freedom of Information Act – riporta che sono precipitati oltre 400 i velivoli teleguidati, usati dall’esercito americano per ricognizione e, in modo sempre più intensivo dall’inizio della guerra al terrorismo, per i raid mirati. Si tratta di incidenti che non sono stati resi noti fino ad ora e che mettono in dubbio – scrive il Post – le assicurazioni che arrivano dal governo sul fatto che i droni potranno essere in grado di volare in modo sicuro anche su aree popolate e nello stesso spazio aereo dove volano gli aerei passeggeri. In base una legge approvata dal Congresso nel 2012, a partire dal prossimo anno i voli di droni commerciali saranno una realtà negli Stati Uniti.

Mentre si prevede che aumenteranno quelli, che già esistono, dei droni militari e delle agenzie di sicurezza. Secondo l’inchiesta del Post, alcuni di questi incidenti sono stati anche gravi e si sono evitate vittime appena per un soffio. Ci sono stati droni militari precipitati su abitazioni, su autostrade e in un caso anche una collisione aerea con un C 130 dell’Air Force. Incidenti si sono registrati anche ovviamente nei teatri di guerra, in Afghanistan ed in Iraq, dove i droni militari sono estensivamente usati. Il Post cita anche la testimonianza di un maggiore dell’Aeronautica responsabile dell’incidente che, nel novembre 2008, fece precipitare un Predator, di cui aveva perso il controllo guidandolo da terra, su una base americana in Afghanistan. “Ho avuto paura di aver ucciso qualcuno”, ha confessato

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