AA – Cercasi aggiornamento per il sito dell’Esercito
Il sito web ufficiale del Ministero della Difesa italiano ha una veste moderna ed accattivante, con una presentazione dei contenuti efficace e di semplice accesso. Certo c’è una certa sovraesposizione del ministro di turno, di cui vengono riferiti con dovizia di particolari anche gli interventi più irrilevanti, mentre le operazioni esterne sono presentate con l’abituale tono “buonista” con cui vengono trattati i temi spinosi nel nostro Paese, me se si sorvola su questi difetti tipicamente italici l’impressione che si riceve è quella di un mezzo di comunicazione moderno e funzionale.
Dal portale principale della Difesa si accede al sito dell’Esercito, che evidenzia in primo piano la rubrica notizie, che lascia un po’ disorientati: molti degli eventi citati sono di tipo sportivo e riguardano la partecipazione degli atleti dell’Esercito a gare delle più disparate discipline, dal nuoto alla scherma, dell’atletica allo sci.
Saremmo lieti di apprendere di un così elevato livello fisico delle truppe, ma purtroppo si tratta di avvenimenti che riguardano un ristretto numero di atleti del Centro Sportivo Esercito, una realtà che ben poco ha a che vedere con la forza armata e la sua principale ragion d’essere. Qualche notizia di carattere operativo a dire il vero c’è: riguarda alcuni specifici atti tattici di livello complesso minore o addirittura plotone: una riprova dolorosa e forse involontaria del basso livello addestrativo in cui la forza armata a causa della scarsità di risorse destinate all’Esercizio, una situazione di decadimento cui si erano sottratti, almeno in parte, i reparti destinati ad operare in Afghanistan, grazie all’utilizzo di fondi ad hoc, ma che ora riveste carattere generale.
Di minor impatto visivo le tematiche organizzative, la rassegna dei materiali e l’illustrazione della componente operativa. Chi volesse ricevere informazioni complete ed aggiornate sui vari reparti della Forza Armata e sui percorsi formativi necessari per entrare a far parte di alcune specifiche unità avrebbe accesso a dati spesso superati o incompleti.
Inutile cercare di ricevere informazioni sulla durata ed il contenuto (almeno a grandi linee) dei corsi di formazione, sul modulo K, il corso di specialità dei Paracadutisti o il corso di abilitazione anfibia dei Lagunari (se ne trova traccia solo spuntando la rubrica notizia, ma bisogna sapere cosa cercare…).
Ma il più bistrattato, sotto questo profilo, è il COM.FO.S.E., il Comando Forze Speciali dell’Esercito, di cui non c’è traccia nel sito ad oltre un anno dal suo insediamento iniziale ed a sette mesi dalla sua costituzione formale.
La situazione diviene addirittura imbarazzante se si esamina lo spazio dedicato ai singoli reggimenti del comparto FOS/FS .Nonosta tutte le profonde trasformazioni che hanno interessato il settore, l’iter formativo del personale dei singoli reparti non è mai stati aggiornato e non v’è traccia dell’esistenza del corso OBOS, che dal 2006 caratterizza la formazione iniziale di tutti gli operatori del settore.
La formazione dell’Incursore illustrata nel sito, totalmente superata, prevede ancora un corso di 5 mesi per Volontari in Ferma Breve destinati alla 111 Compagnia Guastatori Paracadutisti: peccato che la figura del VFB sia stata abolita da anni (sostituita come noto da quella del Volontario in Ferma Prefissato di 1 e 4 anni), mentre la 111° compagnia è stata sciolta nel 2009.
Analoghe grossolane inesattezze sono presenti negli spazi dedicati al 4° Reggimento Alpini Paracadutisti ed al 185° RRAO, dei quali si riporta un iter addestrativo vecchio di anni e per giunta incompleto. Aggiornare il sito ufficiale dell’Esercito non dovrebbe costituire un compito insormontabile per gli esperti di PR del Ministero della Difesa e non comporterebbe alcuna spesa aggiuntiva, permettendo a tanti giovani di avvicinarsi al mondo militare con maggiore chiarezza e di ricevere risposte certe ed ufficiali ai loro quesiti, risposte oggi non di rado ricercate su blog dal contenuto spesso assai poco attendibile.
Foto: Alberto Scarpitta, Esercito italiano, Difesa.it
Alberto ScarpittaVedi tutti gli articoli
Nato a Padova nel 1955, ex ufficiale dei Lagunari, collabora da molti anni a riviste specializzate nel settore militare, tra cui ANALISI DIFESA, di cui è assiduo collaboratore sin dalla nascita della pubblicazione, distinguendosi per l’estrema professionalità ed il rigore tecnico dei suoi lavori. Si occupa prevalentemente di equipaggiamenti, tecniche e tattiche dei reparti di fanteria ed è uno dei giornalisti italiani maggiormente esperti nel difficile settore delle Forze Speciali. Ha realizzato alcuni volumi a carattere militare ed è coautore di importanti pubblicazioni sulle Forze Speciali italiane ed internazionali.