Il distretto lombardo a Farnborough

Sono 14 le Pmi lombarde che sono in fase di rullaggio per Farnborough International Airshow. Ordini confermati durante l’ultima edizione pari a 72 miliardi di dollari; 107mila visitatori commerciali attesi; 83 delegazioni da tutto il mondo; 153 velivoli in mostra; 1.690 giornalisti accreditati; quasi 16mila menzioni sui canali on line. Questi sono solo alcuni dei numeri che fanno della fiera londinese dell’aerospazio uno dei più importanti appuntamenti mondiali per il settore. Una vetrina che sarà allestita dal 14 al 20 luglio e alla quale parteciperà anche il Distretto Aerospaziale Lombardo con il contributo della Camera di Commercio di Varese.
Il cluster sarà presente sia con gli stand dei grandi player nazionali (come quelli del Gruppo Finmeccanica), sia con un’area istituzionale che rappresenterà il sistema produttivo regionale nel suo complesso. È in questa parte espositiva che avranno sede le 14 Pmi lombarde. Un allestimento uniforme con il brand del Distretto Aerospaziale Lombardo che sarà idealmente diviso in due diverse aree. La prima permetterà a 5 medie imprese di mettersi in mostra con stand  individuali, pur inseriti nel contesto del Distretto.

La seconda, quella centrale, sarà la parte comune che servirà a fare da rappresentanza dell’intera industria lombarda dell’aerospazio e delle 9 Pmi che hanno voluto essere presenti fisicamente all’evento. Questo l’elenco delle 14 Pmi lombarde presenti a Farnborough: Aerea, Ase, Aviochem, Blu Electronic, Gemelli, Italiana Ponti Radio, Logic Sistemi Avionici, Macaer Aviation Group, Merletti Aerospace, M.P.G. Instruments, RTM Breda, Secondo Mona, Selt, Tecnologie Industriali & Aeronautiche (nella scheda allegata la descrizione delle singole aziende).
Un investimento, in termini di visibilità, senza precedenti che vedrà il Distretto occupare un’intera isola di Farnborough. “Lo spazio espositivo crescente in termini di dimensioni che andremo ad allestire – spiega il Presidente del Distretto Aerospaziale Lombardo, Carmelo Cosentino – dà il senso di un’importanza, anch’essa crescente, della nostra presenza a questi eventi.

Il brand del Distretto Aerospaziale Lombardo si è ormai affermato come un punto fermo per tutti i prime contractor mondiali. Un risultato di promozione internazionale della nostra industria che non poteva essere dato per scontato solo fino a qualche anno fa.

Il primato nazionale della nostra quota di export rende merito ad un sistema produttivo che sui mercati esteri non teme di essere secondo a nessuno. Anche grazie ad una filiera che ha competenze, spesso esclusive, in tutti i segmenti di prodotto e di processo necessari alla costruzione di un velivolo, di un elicottero o di un satellite. Un marchio di fabbrica che i più importanti operatori del settore ormai ci riconoscono. Prova ne sono anche le visite e gli incontri che ogni volta registrano i nostri stand”.
Da sempre la Camera di Commercio di Varese appoggia le attività fieristiche internazionali del Distretto Aerospaziale Lombardo. Dichiara il Presidente Renato Scapolan: “Camera di Commercio di Varese, nonostante la complessa situazione del sistema camerale, sostiene anche quest’anno, con un importante intervento economico, il Distretto Aerospaziale la cui rilevanza è testimoniata dai numeri: secondo l’ultima rilevazione, stiamo parlando di 215 imprese attive, con 15.500 addetti e con un fatturato annuo di 4 miliardi e mezzo di euro, pari al 35% dell’export aerospaziale italiano. Qui Varese gioca tutto il suo peso di un comparto che vale ben il 93,3% dell’intero export aerospaziale lombardo”.

Occhi puntati, dunque, ai possibili nuovi contatti commerciali. Come quelli inglesi, che, con i 29,6 milioni di euro di export dei primi tre mesi del 2014, rappresentano il quarto partner commerciale del Distretto Aerospaziale Lombardo dopo Singapore (55,1 milioni), Algeria (38,5 milioni) e Stati Uniti (34,2 milioni). Seguono, nella classifica dei primi 10, Brasile (21,7 milioni), Francia (14 milioni), Paesi Bassi (13,4 milioni), Qatar (13 milioni), Macao (12,8 milioni), Azerbaigian (12,3 milioni).
Ma l’obiettivo è andare anche oltre i tradizionali partner commerciali. Prova ne è l’incontro in programma con una delegazione dell’area di Nagoya del Giappone, Paese dove l’industria lombarda aerospaziale ha esportato nei primi tre mesi del 2014 prodotti per 7,8 milioni di euro. O come quello messo in calendario con il Governo del Quebec, regione del Canada dove le imprese lombarde del settore hanno registrato un export di 5,5 milioni di euro. Nell’ambito di questo confronto con i rappresentanti canadesi sono previsti incontri B2B tra aziende delle due regioni. In tabellone anche l’incontro coi rappresentanti dello Stato del Connecticut (Usa).
Previsto anche un confronto con il Director of Electrical and Avionics Systems, Supplier Management di Boeing Commercial Airplanes

Fonte: comunicatoDistretto Aerospaziale Lombardo

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