Incursione del Shayetet 13 a Gaza, 800 razzi su Israele

(aggiornato alle ore 19,00)

Prima incursione di terra ufficialmente dichiarata da Israele nella Striscia di Gaza. Stamattina lo Stato maggiore Difesa israeliano ha riferito che unità dei commandos navali  (il reparto Shayetet 13)  hanno attaccato nella Striscia, distruggendolo, un sito utilizzato da Hamas per il lancio di razzi a lungo raggio contro Israele. Nell’operazione quattro militari israeliani sono rimasti lievemente feriti durante i combattimenti. Fonti palestinesi riferiscono che tre combattenti di Hamas sono rimasti uccisi. Secondo quanto riferito da un portavoce militare israeliano oltre 800 razzi sono stati lanciati da Gaza su Israele in cinque giorni: una media superiore ai 160 al giorno. Di questi 635 hanno colpito il sud, il centro e il nord del paese. Altri 147 – ha continuato – sono stati intercettati dal sistema di difesa anti missili Iron Dome.

Nei giorni scorsi era stato diffuso il dato che Iron Dome aveva intercettato il 90% dei razzi lanciati da Gaza ma poiché il sistema difensivo discrimina tra i razzi pericolosi (perché diretti su aree abitate) e quelli innocui (perché la loro traiettoria li porterà a cadere su aree disabilitate) la percentuale era probabilmente riferita ai successi conseguiti contro i razzi ingaggiati dai missili intercettori di Iron Dome.

Le Brigate Ezzedine al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno comunicato ieri che dall’inizio delle operazioni a tutto venerdì 11 luglio erano stati sparati 571 razzi contro il territorio di Israele. Un numero compatibile con le cifre fornite da Israele tenuto  conto che anche altre milizie basate a Gaza, come la Jihad Islamica Palestinese, bersagliano con razzi il territorio israeliano.

Da martedì le forze israeliane hanno colpito circa 1.320 bersagli nella Striscia di Gaza dove fonti mediche hanno riferito che il bilancio aggiornato delle vittime palestinesi in una settimana di combattimenti è salito ad ”almeno 165” morti di cui 33 bambini e adolescenti e 16 donne. I feriti sono stimati in 1.085. Il dato va preso con le molle poiché già in passato la propaganda di Hamas aveva imposto ai medici della Striscia di gonfiare il numero delle vittime, soprattutto quello di donne e bambini, anche se la tendenza dei miliziani palestinesi a posizionare  rampe di lancio dei razzi e postazioni militari vicino a zone abitate o scuole non può che aumentare il rischio di danni collaterali. “La ‘differenza tra noi e Hamas ‘  ha detto il premier israeliano Beyamin Nethaniau – “è che noi usiamo i missili per proteggere la popolazione mentre Hamas usa gli abitanti di Gaza per proteggere i suoi razzi”.
Foto: EPA, AFP/Getty Images,ArmyPhotos.net

 

 

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