Abilitati i primi piloti di T-346A del 61° Stormo
È stata formalizzata giovedì 7 agosto, con la consegna da parte di Alenia Aermacchi dei diplomi che ne attestano il buon esito, la conclusione del corso che rende idonei a volare sul T-346A i primi due piloti del 61° Stormo, il Tenente Colonnello Simone O. e il Capitano Gregory D. Si aggiunge così un altro tassello fondamentale al programma finalizzato all’immissione del nuovo “trainer” dell’Aeronautica Militare nel sistema addestrativo di Forza Armata. I due istruttori neo-qualificati rappresentano il nucleo iniziale del team che si occuperà dell’addestramento dei piloti, italiani e stranieri, destinati ai velivoli di quinta generazione. Il “passaggio macchina” è stato effettuato con il Comandante Giacomo Iannelli, pilota “collaudatore sperimentatore” di Alenia Aermacchi. Il corso si è sviluppato in un certo numero di missioni al simulatore e in volo, queste ultime sia al posto anteriore che posteriore. L’abilitazione vera e propria a svolgere l’attività istruzionale sul nuovo velivolo sarà rilasciata dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare.
Il velivolo T-346A, di fabbricazione italiana (Alenia/Aermacchi), che a breve sarà assegnato al 61° Stormo, rappresenta uno degli strumenti attraverso i quali si sta concretizzando la trasformazione del sistema addestrativo di Forza Armata, resasi necessaria per ottimizzare al massimo le sempre più esigue risorse disponibili. In particolare, per quanto riguarda la fase IV dell’addestramento al volo, il nuovo velivolo consentirà di scaricare un consistente numero di ore di volo, dalle attività degli Operational Conversion Unit (OCU) all’attività istruzionale svolta nella Base di Galatina, con un risparmio in termini economici e di usura delle macchine non certo indifferente.
In altre parole, le potenzialità e la tecnologia del T-346A renderanno possibile la migrazione presso la scuola di volo salentina di tutta una serie di attività che attualmente vengono svolte nell’ambito degli OCU su macchine dal più alto costo operativo e che consentiranno ai frequentatori destinati ai caccia di prima linea, di familiarizzare, già tramite il sistema di addestramento, con modalità, tecniche e procedure finora approcciate direttamente sui velivoli aerotattici.
Non può infatti tralasciarsi che il T-346A, come tutti gli addestratori di ultimissima concezione, non è un velivolo a sé stante ma è inserito in un pacchetto integrato (si parla di ITS Integrated Training System) che comprende anche l’istruzione teorica, i simulatori e i sistemi di pianificazione briefing e debrifing; presso l’aeroporto militare di Galatina sono state già da tempo completate tutta una serie di strutture che vedono quale pezzi pregiati proprio i simulatori di volo.
Per l’aeroporto di Galatina, l’imminente arrivo del nuovo addestratore costituisce un’attrattiva, ma soprattutto un’opportunità: il 61° Stormo, sempre più coinvolto in un articolato processo di rinnovamento e modernizzazione di tutte le strutture (non solo quelle direttamente legate all’attività volativa), potrà così continuare a presentare un’offerta formativa di primissimo livello e consolidare il ruolo di Lead Nation nel progetto di internazionalizzazione del settore dell’addestramento al volo militare.
Tale progetto vede nel reparto aeronautico salentino, sia per tradizionale e solida vocazione, sia per le capacità attualmente espresse e riconosciute anche all’estero, l’elemento chiave per raggiungere una posizione competitiva nei confronti di altre Nazioni. Attualmente a Galatina sono in addestramento allievi austriaci, greci, di Singapore e del Kuwait.
Il 2014 è l’anno del T-346A: si rinsalda così il legame tra l’aeroporto “F. Cesari” e l’Aermacchi, un connubio che prosegue da oltre 50 anni e che ha visto tantissimi allievi, italiani e non, addestrarsi e diventare “piloti militari” dapprima sull’MB326, assegnato alla scuola di volo nel 1962, poi sull’MB339 che nella versione Alpha ha cominciato l’attività a Galatina nel 1982, ed in quella CD, nel 1997.
Fonte: Aeronautica Militare
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