Esercito: il bilancio di 6 anni dell’operazione Strade Sicure

Si chiude con un bilancio positivo il sesto anno dell’Operazione Strade Sicure che ha preso il via il 4 agosto 2008 con il  “piano d’impiego del personale delle Forze Armate nel controllo del territorio”, varato il 29 luglio 2008 con un decreto a firma dei Ministri dell’Interno e della Difesa.  Dall’inizio delle attività uomini e donne dell’Esercito, oltre 4.000 unità, garantiscono la sicurezza sul territorio nazionale operando nelle principali città.

Di tutto rilievo i risultati ottenuti: sono state sequestrate più di 2 tonnellate di droga, oltre 620 armi e 12000 mezzi, eseguiti quasi di 14.500 arresti e controllate circa 2 milioni di persone ed oltre un milione di automezzi. Il personale dell’Esercito agisce con le funzioni di agente di pubblica sicurezza, in concorso alle Forze dell’Ordine, e può procedere all’identificazione e alla immediata perquisizione di persone e mezzi al fine di prevenire o impedire comportamenti che possono mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei luoghi vigilati.

Dal 7 Aprile 2014 inoltre, nelle province di Napoli e Caserta, ha preso avvio l’operazione  “Terra dei Fuochi” per l’emergenza rifiuti nel territorio campano. Qui 100 militari impegnati nel dispositivo “Strade Sicure”, sono attivi con il compito specifico di identificare ed eventualmente fermare persone sospettate di abbandono e combustione di rifiuti tossici e di segnalare e realizzare una mappatura digitale delle aree oggetto di tali azioni illecite.
I primi quattro mesi di attività hanno consentito di migliorare la conoscenza del territorio e di creare un rapporto di fiducia e di collaborazione con le popolazioni delle zone interessate. In particolare sono state svolte oltre 2200 pattuglie, con oltre 150 interventi con i Vigili del Fuoco, quasi 8000 le persone controllate, 48 quelle fermate colte in flagranza di reato a sversare o incendiare, 3000 i veicoli controllati e oltre 600 le aree di sversamento censite.

Il 29 luglio scorso, dopo 28 anni di presenza continua, in seguito alla decisione del Ministero degli Interni di rimodulare il dispositivo presente nell’isola, si è conclusa la missione dell’Esercito a Lampedusa. I primi uomini, infatti, furono inviati sull’isola il 16 aprile 1986 a seguito di una grave crisi diplomatica con la Libia e dal 2008 ulteriori 70 militari sono stati inviati con il compito di vigilare in concorso con le forze dell’ordine, il Centro di Soccorso e Prima Accoglienza e il deposito di barconi impiegati dagli scafisti.

Da allora i soldati con compiti di mediazione culturale, si sono continuamente avvicendati sull’isola rappresentando un importante ausilio per autorità e ospiti del centro di accoglienza.  Tra i momenti più significati della presenza dei militari dell’Esercito, l’intervento in occasione del naufragio dello scorso 3 ottobre, nel quale hanno perso la vita 366 migranti.

Fonte: comunicato Esercito Italiano

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