India: limiti ai contratti futuri ma niente “blacklist” per Finmeccanica

ANSA – Il ministero della Difesa indiano ha annunciato ieri di aver deciso di proibire la partecipazione al gruppo Finmeccanica a future gare per la fornitura di materiale bellico alle forze armate nazionali. Lo riferisce la stampa indiana a New Delhi. In un’ordinanza il ministero ha stabilito che tuttavia nel caso dell’esistenza di contratti già assegnati essi continueranno ad avere la loro validità, così come Finmeccanica continuerà ad onorare i contratti di commesse vinte in passato in cui è necessaria la fornitura di pezzi di ricambio. Nulla si dice invece circa la vicenda dei 12 elicotteri AW-101 della AgustaWestland che dovevano essere utilizzati dall’aeronautica indiana per il trasporto VIP, ma la cui fornitura è stata cancellata quando già tre velivoli erano stati consegnati. Ufficialmente il severo provvedimento è stato adottato per l’esistenza di presunte tangenti che sarebbero state pagate, ma per le quali ne’ la magistratura italiana, e tantomeno quella indiana hanno raggiunto una certezza.

Detto ciò, nessuna ripercussione è prevista per le gare in cui Finmeccanica ha partecipato nel ruolo di sub-contractor (come è il caso delle controllate Selex e Wass per la commessa riguardante gli elicotteri russi Kamov 28). Il gruppo italiano sarà invece escluso nell’ipotesi di una gara in cui le buste delle offerte non siano state ancora aperte, ma che prevedano la partecipazione di più di un concorrente (elicotteri europei NH-90 contro i Sikorsky-70B americani). Nel caso poi che Finmeccanica fosse già risultata il migliore offerente (L-1, lower bidder) in una determinata gara (ad esempio con i siluri BlackShark della Wass per i sottomarini Scorpene), la commessa sarà per il momento congelata fino a nuovo ordine. Va detto che la direttiva del ministero della Difesa indiano non fa alcuna allusione al paventato inserimento della ditta italiana in una possibile blacklist e lascia intendere che peraltro si tratta nel complesso di disposizioni transitorie. I media indiani sottolineano al riguardo che il ministero ha recepito ampiamente il parere formulato sulla materia dal procuratore della repubblica Mukul Rohatgi (nella foto a sinistra – in passato autorevole avvocato dei marò).

Secondo questo magistrato, infatti, una “proibizione completa” nei confronti di Finmeccanica, fornitore di materiali a vari settori strategici delle Forze armate indiane, avrebbe portato pregiudizio alla capacità di queste di reagire con la necessaria prontezza a potenziali aggressioni esterne. Dal canto suo, Finmeccanica replica alle notizie di stampa con un sostanziale no comment. ”In relazione alle varie e contrastanti indiscrezioni della stampa indiana circa possibili decisioni del Ministero della Difesa dell’India sulle forniture delle aziende del gruppo Finmeccanica”, la holding in una nota sottolinea che, “al momento, non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale da parte delle istituzioni del Paese preposte. Finmeccanica, pertanto, non commenta tali indiscrezioni”

 

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