Pressata dalla concorrenza dello Stato Islamico, Al-Qaeda tenta di aprire un fronte in Asia del sud. Il leader Ayman al-Zawahiri ha annunciato la fondazione di una nuova branca della sua internazionale del terrore. Il nuovo gruppo opera’ nel subcontinente indiano, una zona del mondo, ha detto al Zawahiri in un video ”spezzata da confini artificiali”, con un chiaro riferimento alla divisione tra India e Pakistan. Ancora presente in Afghanistan e Pakistan, Al-Qaeda con la sua nuova filiale, ”Qaedat al-Jihad”, si propone di entrare in azione in India, Birmania e Bangladesh. Nel video Zawahiri dice che l’iniziativa ”non è nata oggi ma è il frutto di due lunghi anni di lavoro per far entrare i nostri guerrieri di Allah nel subcontinente indiano”. In India è massima allerta. ”Stiamo considerano la questione molto seriamente.

Certe minacce non possono essere ignorate”, ha detto all’AFP una fonte dei servizi di intelligence indiani. ”Abbiamo chiesto agli Stati la massima allerta, specialmente a Gujarat, Madhya Pradesh, Uttar Pradesh e Bihar. ”Il loro è solo un annuncio pubblicitario, mostra la loro disperazione perchè l’Is sta dimostrando di essere la vera minaccia nel mondo”, commenta Ajit Kumar Singh, ricercatore presso l’Institute of Conflict Management di New Delhi.

Secondo alcuni analisti, oltre a essere un disconoscimento indiretto dell’IS, l’annuncio del leader di al-Qaeda lancia una sfida al Primo ministro indiano Narendra Modi (foto in basso). Le strade di al-Zawahiri e Abu Abu Bakr al-Baghdadi – leader dello Stato Islamico, autoproclamatosi califfo – si sono separate nel 2013, dopo le decapitazioni, le crocifissioni e le esecuzioni di massa condotte dai militanti dell’IS in Siria.
I musulmani in India rappresentano solo il 15% su una popolazione di 1,2 miliardi di persone. Con 175 milioni di fedeli, la comunità islamica indiana è la terza più grande al mondo.

(con fonti ASCA e Asianews)