La controffensiva dei filorussi in Ucraina

La situazione in Ucraina orientale sta radicalmente cambiando: lo ha detto il 28 agosto scorso il presidente Petro Poroshenko; lo dicono i rapporti intelligence e i fatti riportati dalle agenzie di stampa internazionale. Dopo settimane di assedio, da metà agosto le Novorossiya militie delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk (DPR) e Luhansk (LPR) hanno iniziato una massiccia controffensiva e nell’arco di pochi giorni hanno ripreso il controllo dei villaggi di Marynivka, 40 km a nord ovest di Donetsk, e Uspenka, 90 km ad est della roccaforte dei paramilitari pro-Russia, e della città di Novoazovsk, sul Mare d’Avoz. Riconquistati anche l’aeroporto di Lugansk e lo snodo ferroviario di Ilovaisk. Il contrattacco, sviluppato su tre direttive, sta mettendo in notevole difficoltà l’esercito ucraina e a Kiev sono ormai certi che l’obbiettivo finale dei filorussi sia quello di conquistare il porto strategico di Mariupol e la fascia costiera che porta fino alla Crimea.

Contrastanti le versioni sull’attuale situazione sul terreno. Secondo le informazioni diramate dal ministero degli Interni ucraino, alcune unità dell’esercito regolare sarebbero rimaste isolate ad est di Mispono, in un’area circoscritta tra Starobesheve e Kuteinikovo; si tratterebbe dei battaglioni Donbas, Dnipro, Svityaz e Myrotvorets, unità miste composte da elementi della 17^ e della 93^ Brigata. Secondo la versione diffusa dai portavoce DPR e dalla stampa russa, le milizie separatiste avrebbero invece circondato tre gruppi di unità regolari: circa 7 mila soldati con armi e mezzi pesanti bloccati tra Stepano-Krynka e Stepanovka, a nord di Ulyanovskoye e a nord est di Elenovka.

Si tratterebbe di uomini della 28^ e della 30^  Brigata meccanizzata, della 95^ Brigata della cavalleria aerea, di elementi dello staff di comando dell’8° Corpo d’Armata, dei battaglioni Donbas, Aidar e Shaktarsk e di circa 80 carri armati, 150 tra blindati e mezzi di fanteria da combattimento, 60 pezzi d’artiglieria leggera e 50 lanciarazzi Grad e Uragan. Dopo la conquista di Novoazovsk, nel settore meridionale si registra invece il primo attacco ad una nave ucraina, centrata il 31 agosto scorso dall’artiglieria filorussa mentre incrociava a largo di Krasnodon, sul Mare di Azov.

Foto: RIA Novosti e FOI

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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