Le navi Mistral alla Russia: il dilemma di Parigi
L’escalation del conflitto in Ucraina e le accuse a Mosca d’intervento diretto nel campo di battaglia, ha riportato in Francia di nuovo in superficie le perplessità sulla già discussa vendita delle due portaelicotteri da assalto anfibio classe Mistral, prima fornitura di quella portata da parte di un paese dell’Occidente alla Russia. “Sarebbe incomprensibile se la Francia fornisse questa nave”, ha detto alla Radio Europe 1 Hervè Morin, che pure da ministro della Difesa ai tempi del presidente Nicolas Sarkozy è stato uno degli iniziatori delle lunghe e controverse trattative che hanno portato al contratto. La linea del governo francese, ribadita dal ministro degli Esteri Laurent Fabius, è che “i contratti firmati e pagati devono essere onorati”. L’imbarazzo riguarda anche la possibilità che l’Unione europea metta in campo nuove sanzioni nei confronti di Mosca per il suo ruolo nel conflitto ucraino. “E’ chiaro che l’evoluzione di quel che accade in Ucraina non rende totalmente impossibile che la posizione cambi.
Uno degli elementi che può modificare la situazione è la presenza, a malapena negata, di forze russe in Ucraina. Legata a questo c’è la decisione europea di rafforzare l’arsenale di sanzioni. Ecco degli elementi che possono avere delle conseguenze sulla posizione francese” ha commentato anonimamente una fonte vicina al dossier. Il rischio per Parigi è che, se si annullasse il contratto, potrebbe dover pagare una penale fino a 5 miliardi di euro, perdendo anche la sua credibilità come esportatore di sistemi d’arma. Tuttavia, la consegna a ottobre della nave appare questione delicata. “Non vedo come, tenuto conto della situazione, si possa consegnare la prima Mistral a ottobre” ha spiegato François Heisbourg della Fondazione per la ricerca strategica, secondo il quale il presidente François Hollande “sarà costretto a rivedere la sua decisione”.
D’altronde negli ultimi mesi le pressioni su Parigi per evitare che proceda con l’affare Mistral si sono moltiplicate. Critiche sono arrivate dalla Gran Bretagna e lo stesso presidente Usa Barack Obama ha detto di essere contrariato per la decisione transalpina di procedere con l’affare.
Anche i Paesi Baltici sono sempre stati ferocemente contrari. Dall’inizio dell’estate, in realtà, ci sono già marinai di Mosca in Francia per familiarizzare con la prima Mistral russa, battezzata “Vladivostok”. La decisione finale sulla consegna verrà presa da una commissione interministeriale a ottobre. Il contratto franco-russo è stato firmato nel 2011 e prevede la consegna in un primo momento di due navi Mistral: la “Vladivostok”(foto in alto) e la “Sebastopoli”. Il valore dell’affare è di 1,2 miliardi di euro. Un secondo blocco di due navi è previsto per il futuro. La “Sebastopoli” (foto più in basso) dovrebbe essere consegnata ai russi a novembre 2015.
(con fonte ASCA)
Foto: Reuters, AFP, Moscow Times
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